Pranzo fuori casa? Aumenta il rischio di ingrassare

Stando ad uno studio recentemente pubblicato sull’International Journal of Obesity, chi mangia fuori casa, in particolar modo chi pranza fuori, è maggiormente a rischio per ingrassamento precoce e sviluppo di carenze vitaminiche. Sono dunque a rischio tutte quelle persone che effettuano la pausa pranzo nelle sedi di lavoro, in particolar modo uffici, ma anche gli studenti universitari. Lo studio è stato elaborato da Ashima Kant del Queens College, della città universitaria di New York, che ha coinvolto, assieme al suo equipe di scienziati e collaboratori, ben 8.314 persone tra il 2005 ed il 2010, molte delle quali pranzavano abitualmente fuori dalla propria abitazione.

Cosa è stato comprovato grazie a questa ricerca

E’ stato provato infatti che chi pranza fuori casa ha un indice di massa corporea (IMC, un parametro molto utile per stabilire se e quando si supera la soglia del sovrappeso) più alto rispetto a chi mangia nelle proprie abitazioni, ma non è il solo punto a sfavore, in quanto nel sangue c’è una minore presenza di vitamine C ed E, nonché carenza di colesterolo “buono”. La ricerca ha permesso di stabilire che gran parte dei partecipanti che mangiassero abitualmente fuori casa, spesso a lavoro o all’università, ha un IMC maggiore rispetto alla media di coloro che mangiato nelle proprie case, come le casalinghe, i disoccupati, gli studenti di liceo o tutte quelle persone che mangiano raramente lontano da casa.

Pranzare fuori casa? C'è un rischio maggiore di ingrassare

Pranzare fuori casa? C’è un rischio maggiore di ingrassare

Fattore psicologico

E’ stato accuratamente studiato questo fenomeno, apparentemente curioso, ma largamente studiato nel corso degli anni. Chi consuma il pranzo fuori casa, spesso assume del cibo non nutriente, come cose preconfezionate o pre-inscatolate, ricche di grassi, conservanti, oli ed altre sostanze non buone se assunte in modo continuativo per ogni (o quasi) giorno della settimana. Ma si tratta anche di un fattore psicologico. Chi si siede nella propria abitazione per consumare il pranzo, lo fa con calma e senza fretta, chi lo fa durante l’ora di pausa, è soggetta a maggiore stress ed è stimolato a mangiare di più, ad assumere cibi non eccezionalmente sani o nutrienti, e magari recarsi con più facilità alle macchinette. Questo comporta anche che chi è sotto stress mangia di più ed a qualsiasi ora, a scapito della corretta alimentazione o del denaro, ma per questo, sappiamo bene che una ricerca sarebbe piuttosto superfluo, è già stato comprovato da anni e possiamo testimoniarlo noi stessi che cio è vero.