Le infradito fanno male, dieci motivi per evitarle

Durante il periodo estivo, le infradito, una sorta di ciabatte aperte giudicate comode per alcuni, scomode per altri, sono sempre molto in voga. Sono dei sandali con una particolare forma ad Y, simbolo di ricchezza nell’antichità, ma ora sono solo uno dei tanti ritrovati della scienza che si è fusa con la moda. L’Associazione Podologi Americani però invita le persone a non indossarle, per questi dieci motivi che vi staremo ad elencare qui sotto. Il fatto che il piede è esposto all’aria aperta, che per molti è considerato il primo vero vantaggio essenziale per un paio di infradito, fa si che il piede sia a diretto contatto con la sporcizia ed i germi, con potenziali infezioni da strafilococco (con rari estremi casi di amputazione dell’arto interessato). 

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Le stringhe presenti ai lati dell’infradito possono inoltre aumentare vertiginosamente il rischio di vesciche, che una volta esplose possono dare vita a fastidiosissime ferite, soggette spesso ad infezioni (proprio perchè il piede è a contatto con gli agenti atmosferici). Le dita poi assumono una posizione ricurva, con possibili calli o storture degli arti interessati. L’assenza di un piccolo tacco, o di una zona sopraelevata nella parte inferiore dell’infradito impedisce al piede di poggiare come dovrebbe correttamente, con danni alla circolazione del sangue ed alle articolazioni. Infradito al lattice possono essere causa di allergie, e addirittura queste infradito potrebbero essere cause di alcune malattie (alcuni studi hanno messo in mezzo i tumori alla pelle, ma se ne dovranno fare di più approfonditi). Un’uso quotidiano e prolungato dell’infradito è dunque sconsigliata, a differenza di un uso occasionale, giusto quando non si può fare a meno.