Progresso tecnologico, un rischio per l’umanità

Secondo il direttore del centro ricerca di intelligenza extraterrestre (SETI) Seth Shostak, l’umanità, per come la conosciamo ora, scomparirà entro la fine del secolo a causa dell’avanzato progresso tecnologico e scientifico. Secondo Shostak, durante il XXI secolo, si verificheranno tre eventi che non saranno, tuttavia, necessiaramente negativi; il primo è che la gente arrivi a comprendere la biologia al livello molecolare e, di conseguenza, l’umanità sarà in grado di curare tutte le malattie e inaugurare una nuova era di bambini. Egli ritiene inoltre che gli esseri umani si espanderanno fin sullo spazio vicino, alleviando in tal modo il sovraffollamento del nostro Pianeta. Infine, nel 2100, Shostak prevede che l’umanità svilupperà un’intelligenza artificiale, che permetterà alle macchine di eseguire lavori che comunemente svolgono le persone.

civiltà umana

Progresso tecnologico, un rischio per l’umanità

Questi progressi, tutti questi cambiamenti a lungo termine stravolgerann0 l’intera umanità: “Mettere un gran numero di persone in colonie al di fuori della Terra causerà inevitabilmente la comparsa di una nuova specie”, ha aggiunto lo studioso. Tuttavia Shostak ha previsto che i robot super-intelligenti avranno un impatto ancor più significativo sulla trasformazione della specie umana; “Sono sicuro che il risultato di tutto questo porterà alla creazione di una nuova era caratterizzata da un nuovo dominio degli Homo Sapiens, esattamente come lo conosciamo da ormai 50.000 anni”, ha concluso.