Cibo caduto a terra, la regola dei cinque secondi è vera?

L’importanza di accogliere il cibo caduto a terra entro i primi secondi è in parte vera. Secondo un recente studio prendere un alimento dal pavimento, entro pochissimi attimi, può infatti, preservare parzialmente dall’azione dei batteri. Una delle regole che maggiormente viene inculcata ai bambini è quella dei cinque secondi. Secondo questa credenza i batteri, presenti in grande quantità sul pavimento, non riescono a contaminare i cibi nei primi istanti. Una specifica ricerca, realizzata nel 2003 da un gruppo di studenti americani, ha verificato il livello di contaminazione di alcuni alimenti fatti cadere su alcune piastrelle infette. I batteri erano comunque presenti sulle caramelle, nonostante i pochi istanti passati.

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Cibo caduto a terra, la regola dei cinque secondi è vera Fonte: Mirror.co.uk

Un nuovo studio  realizzato pochi anni dopo, ha dimostrato come un pezzo di pane gettato su un tappeto, con presenza di salmonella, venisse infettato dell’1% mentre su un pavimento di superficie liscia la percentuale schizzava a settanta punti percentuali, nei primi secondi. Insomma la contaminazione è maggiore sulle superfici lisce e prendere un qualsiasi cibo da terra nei primi secondi non elimina del tutto il pericolo dei microbi. Una ricerca dell’Aston University ha, infatti, dimostrato come ogni trenta secondi che il cibo rimane sul pavimento, aumenti la quantità di microbi di dieci volte. La regola dei cinque secondi è, quindi vera, ma solo in parte. C’è da aggiungere, inoltre, che i secondi utili diminuiscono sensibilmente sui terreni umidi per la probabile presenza di salmonella.