Medicina, creato orecchio umano con la tenica della stampa 3D

Gli scienziati, per la prima volta, hanno creato un orecchio utilizzando la tecnica di stampa in 3D con i vasi sanguigni e la cartilagine. E’ una svolta sia per quel che riguarda il mondo della medicina sia per quel che riguarda la stampa in 3D, che apre la strada per le stampare anche le parti del corpo. No, non si tratta di un film, bensì della realtà: un gruppo di studendi di medicina hanno stampato con successo strati di cellule per formare tessuti che sono stati poi impiantati sotto la pelle dei topi. Il lavoro è stato realizzato dagli studenti di medicina rigenerativa alla Wake Forest Baptist Medical Center, a Wiston Salem. Le stampanti in 3D sono macchine che stampano le cellule nei modelli a più livelli, con il chiaro obiettivo di creare un tessuto o un organo funzionale. Tuttavia le strutture risultanti sono spesso instabili oppure troppo fragili per essere utilizzate come impianto; inoltre c’è da sottolineare che mancano i vasi sanguigni, la loro dimensione è limitata dalla scarsa diffusione di ossigeno e nutrienti, che è di circa 200 micrometri.

orecchio

Medicina, creato orecchio umano con la tenica della stampa 3D

Si tratta di valori ancora troppo piccoli per creare la maggior parte dei tessuti e degli organi umani. Anthony Atala e i suoi colleghi hanno tuttavia risolto questo problema stampando cellule con materiali polimerici biodegradabili che rendono le strutture più forti fino a quando matura il nuovo tessuto. Tale sistema è stato chiamato Printing System ed è stato sviluppato nel corso di un periodo di 10 anni. Al fine di dimostrare che Printing System potrebbe generare stutture in 3D complesse, gli scienziati hanno impiantato un orecchio a misura d’uomo sotto la pelle dei topi; due mesi più tardi la forma dell’orecchio si era ben mantenuta, così come anche il tessuto cartilagineo e i vasi sanguigni. Insomma, una nuova innovazione per il mondo della medicina.