Conseguenze dell’uragano Harvey: rincari sulla rete carburanti italiana

Anche in Italia si sentono gli effetti dell’uragano Harvey che si è abbattuto sulle coste del Texas. Conseguenze economiche che si riscontrano sulla rete carburanti italiani, conseguenza dello stop di oltre un quinto della capacità di raffinazione americana, in seguito alla terribile tempesta che si è abbattuta non solo in Texas ma anche in Louisiana provocando allagamenti diffusi che hanno sommerso intere città, i prezzi dei carburanti sono stati inevitabilmente ritoccati all’insù. Le prime compagnie a muoversi con un aumento delle tariffe sono state TotalErg e Q8: in questo caso il rialzo è stato di un centesimo sia sulla benzina che sul diesel, con prezzi praticati, sul territorio, con tendenza alla crescita. Si attende però l’ufficialità delle ultime correzioni in salita che potrebbero portare ad ulteriori ritocchi, in base all’evolversi della situazione Oltreoceano nei prossimi giorni.

uragano harvey e carburanti

Secondo quanto riportato dall’Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale della benzina, con rifornimento in modalità self, è pari a 1,497 euro a litro con un range che va da 1,493 a 1,525 euro a litro; per i no logo si scende leggermente a 1,474 eurro a litro. Passando invece al diesel, il prezzo medio è di 1,343 euro a litro: il range delle diverse compagnie va da 1,342 a 1,362 euro a litro mentre le no logo propongono il carburante a 1,318. Si cresce e di molto con il servito: 1,629 è il prezzo medio pratiato per la benzina, 1,507 per i no logo e 1,479 euro a litro perr il diesel, con un range che va da 1,441 a 1,574 euro a litro e le no logo con tariffe a 1,353. Infine il Gpl: si va da 0,604 a 0,623 euro a litro, 0,588 per le no logo.