Il bilancio provvisorio di tre morti potrebbe aggravarsi nelle prossime ore.
Una porzione di un ghiacciaio sull’Himalaya si è staccata precipitando in un fiume a valle, producendo un repentino aumento del livello delle acque che hanno travolto ponti e strade e superato una diga. Fino ad ora i morti accertati sono 3, ma il bilancio potrebbe risultare molto più pesante per le circa 150 persone che risultano ancora disperse, secondo quanto riportato dalle autorità indiane. Gran parte delle persone travolte dalla furia dell’acqua sarebbero degli operai che operavano in una centrale elettrica sommersa dal fiume.
Il disastro è avvenuto a Chamoli, nello Stato di Uttarakhand, nel nord del paese. “Abbiamo individuato tre persone morte sul letto del fiume“, ha dichiarato il portavoce della polizia locale. “Il primo bilancio – continua – è di 150 dispersi e 17 uomini intrappolati in un tunnel”. Non usa mezzi termini il premier indiano, Narendra Modi, definendo l’incidente come ”un vero e proprio disastro” assicurando interventi rapidi per recuperare i dispersi.