L’intelligenza artificiale contro l’uomo

Benché sia un concetto con il quale non tutti sono ancora familiari, l’intelligenza artificiale è una tecnologia che sta rivoluzionando davvero ogni aspetto della nostra vita. È uno strumento con un ventaglio di ambiti di applicazione ampissimo: dà alle persone la possibilità di stravolgere completamente il modo in cui integrano le informazioni, analizzano i dati e sfruttano i risultati ottenuti per migliorare la maniera in cui prendono decisioni.

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le nove intelligenze di gardner

Il potenziale dell’intelligenza artificiale, dunque, sembra essere illimitato: non solo in settori come la finanza, la sicurezza nazionale, la sanità, le smart cities, i trasporti, la giustizia… Ma anche in ambito ludico: sì, l’intelligenza artificiale sta letteralmente cambiando le carte in tavola a poker, sta ribaltando il tavolo a scacchi e sta portando innovazione nel mondo che forse è già più il innovativo di tutti: quello dei videogiochi. In che modo? In un modo inaspettato e molto curioso: battendo l’uomo e la sua mente, appunto, umana.

Ma andiamo in ordine.

L’intelligenza artificiale sconfigge l’uomo a poker

I ricercatori della Carnegie Mellon University di Pittsburg hanno condotto un esperimento i cui risultati sono stati pubblicati sulla 50ª edizione di “World Series of Poker Main Event”. Nel corso di una partita di poker robot contro umani, sono stati i primi a portare a casa la tanto ambita vittoria. La tipologia di poker scelta dagli organizzatori era il Texas Hold’em No-Limit con 6 giocatori, e l’intelligenza artificiale ha sconfitto i concorrenti in carne e ossa. A dire il vero, poi, l’intelligenza artificiale non ha avuto la meglio solamente nel corso di una partita, bensì in oltre 10 mila mani! Si tratta di un risultato incredibile.

Pluribus è il nome del programma sviluppato dai ricercatori Noam Brown e Tuomas Sandholm: il programma che ha imparato a sbaragliare la concorrenza a Texas Hold’em No-Limit – e quando si parla di concorrenza si intendono giocatori professionisti.

L’intelligenza artificiale fa scacco matto

Deep Blue non è il titolo di un nuovo film ambientato nell’oceano, con un branco di squali affamati come protagonisti. È il nome della macchina in grado di analizzare 16 miliari di mosse di scacchi al minuto (e 50 miliardi in 3 minuti), nonché la macchina che 25 anni fa sconfisse il campione Kasparov.

Deep Blue fu creata da IBM e fu la primissima macchina a battere un essere umano a scacchi in una competizione regolare: era il 10 febbraio 1996, la partita era composta da 6 match e finì 4-2 per l’intelligenza artificiale. E la persona in carne e ossa che Deep Blue si era trovata davanti non era un qualsiasi appassionato di scacchi, era Garry Kimovic Kasparov, l’ex bambino prodigio e più giovane campione del mondo nella sua specialità.

Quella contro Deep Blue, a dire il vero, non era la prima partita di Kasparov contro una macchina: il campione, infatti, dopo aver battuto ogni avversario umano si era avventurato nelle sfide contro l’intelligenza artificiale. Vinse tutte le partite contro 32chess, ma, come anticipato, venne stracciato da Deep Blue. Si concluse poi in pareggio l’ultima sfida contro una macchina: 2-2 contro X3D Fritz, nel 2003.

Intelligenza artificiale campionessa anche ai videogiochi

Google DeepMind è un sistema in grado di imparare e memorizzare le regole di base dei videogiochi, di allenarsi contro se stesso e di diventare un campione. Deep Mind è una azienda britannica controllata da Alphabet e specializzata nello sviluppo di intelligenza artificiale.

Proprio come è successo nelle partite di poker e in quelle di scacchi, anche ai videogiochi l’intelligenza artificiale è stata capace di battere gli avversari umani. E lo ha fatto anche con i tempi di reazione rallentati per farli combaciare con quelli delle persone reali. Gli esperimenti sono stati effettuati con un gioco 3D, rubabandiera: il livello delle strategie delle macchine è strepitoso, incredibilmente alto, poiché esse vengono addestrate con il metodo dell’apprendimento di rinforzo. Tramite questo approccio, l’intelligenza artificiale si dimostra in grado di navigare ambienti estremamente complessi per un giocatore singolo.

In quale altro gioco l’intelligenza artificiale sconfiggerà i campioni umani in futuro? Non lo sappiamo – forse in tutti? Certo è che, sia che sia vincitrice, sia che non lo sia, l’intelligenza artificiale ha completamente rivoluzionato il mondo dell’intrattenimento, permettendo al divertimento di raggiungere livelli qualitativi straordinari.