Il ritrovamento è avvenuto in una tomba del IV secolo.
Il più grande specchio di bronzo e la più grande spada di ferro “dako” del Giappone sono stati scoperti presso il tumulo funerario di Tomio Maruyama a Nara. Gli esperti affermano che le scoperte possono essere classificate come tesori nazionali, con lo specchio a forma di scudo che è il primo del suo genere. Il Nara Municipal Buried Cultural Properties Research Center, che scava e ricerca Tomiomaruyama kofun, e l’ Istituto archeologico della prefettura di Nara di Kashihara , che assiste allo scavo, hanno annunciato le scoperte il 25 gennaio. La spada di 2,3 metri con lama serpeggiante è anche la più grande spada di ferro realizzata in quel periodo nell’Asia orientale. La superficie modellata dello specchio riporta i disegni di due specchi “daryu” più comuni, distintivi per i suoi disegni basati su creature fantasiose, che sono stati trovati principalmente nel Giappone occidentale. Lo specchio a forma di scudo è lungo 64 cm, largo al massimo 31 cm e pesa 5,7 chilogrammi. Tipicamente, gli specchi di bronzo che si trovano nei siti archeologici sono arrotondati, ma questo è a forma di scudo. La spada è la più antica delle spade dako, contraddistinte dalle loro forme ondulate simili a serpenti, che danno origine al loro nome. Come corredo funerario, più di 80 altre spade dako sono state scoperte in tutto il Giappone. L’ultima spada ha segni di fodero e manico, e insieme, la sua lunghezza misura 2,6 metri, più che dominare l’ultima spada dako più lunga scoperta a circa 85 cm.

“(Queste scoperte) indicano che la tecnologia del periodo Kofun (300-710 d.C.) è al di là di ciò che era stato immaginato, e sono capolavori di lavorazione dei metalli di quel periodo”, ha affermato Kosaku Okabayashi, vicedirettore dell’Istituto archeologico della Prefettura di Nara di Kashihara.
Specchio e scudi sono considerati strumenti per proteggere i morti dagli spiriti maligni.

Si pensa che la spada sia stata ingrandita per aumentarne la potenza e la possibilità del suo utilizzo come strumento di battaglia. Si ritiene che il tumulo funerario Tomio Maruyama di 109 m di diametro, il più grande del Giappone e risalente alla fine del IV secolo, sia appartenuto a una persona importante che all’epoca sosteneva i sovrani Yamato. Si pensa che la camera funeraria in cui sono state fatte le scoperte appartenesse a qualcuno vicino a quella persona.