Cosa accade se mangiamo la parte bianca delle arance?

L’albedo è ricco di sostanze nutrienti ed utili per il nostro organismo.

Nel periodo invernale consumare le arance rappresenta una vera e propria panacea per potenziare il proprio sistema immunitario contro i malanni della stagione. Appartenente al genere citrus, le arance sono di diverse varietà, con gusti che variano dal dolce all’amaro. Portato in occidente dall’Asia, oggi i maggiori produttori del frutto sono la Spagna, la Cina, il Messico, gli Usa e il Brasile. Sono tante le proprietà di questo frutto anche antiossidante per la vitamina C. Quest’ultima ha notevole azione antitumorale e antinfiammatoria ed è in grado di proteggere il colesterolo dall’ossidazione e promuovere il buon funzionamento del sistema immunitario, ed è stata associata a una minor incidenza delle infezioni da Helicobacter pylori.

Cosa accade se mangiamo la parte bianca delle arance?

I flavonoidi del frutto producono anche un’azione anticoagulante, mentre l’erperidina e la beta-criptoxantina limitare il colesterolo alto e il cancro ai polmoni. Ma una parte del frutto, spesso, scartata può avere effetti benefici sull’organismo. Si tratta dell’albedo, cioè la parte bianca situata tra la pola e la buccia. Cosa accade se mangiamo anche la parte bianca dell’arancia? Ricchissima di fibre, ha proprietà dimagranti, antisettiche e balsamiche, questa parte del frutto è in grado di bilanciare le funzioni intestinali e della glicemia, è ricco di bioflavoidi, in grado di potenziare la circolazione venosa e mantenere in salute i capillari. Essendo ricco di fibre, inoltre, svolge un ruolo importante nel combattere il processo di invecchiamento cellulare. Essendo ricco di sostanze naturali apporta all’organismo molti nutrimenti essenziali ed è quindi saziante.