Il telescopio spaziale Webb scopre un raro tipo di pianeta

GJ 1214 b è avvolto da una spessa atmosfera e rientra nei ”Mini Nettuno”, una categoria di pianeti poco conosciuta.

Un team di esperti ha ottenuto una serie di dati su un raro tipo di pianeta: un mini Nettuno. Grazie alle osservazioni del James Webb gli studiosi hanno ottenuto delle immagini molto nitide di questo enigmatico oggetto celeste. Chiamato GJ 1214 b, il pianeta è avvolto da una spessa atmosfera molto riflettente. Nonostante abbia temperature eccessive per ospitare acqua allo stato liquido, questo corpo celeste potrebbe avere dell’acqua sotto forma vapore. “Il pianeta è interamente coperto da una fitta foschia o uno strato di nubi,” ha spiegato Eliza Kempton, esperta dell’Università del Maryland. “L’atmosfera era del tutto nascosta alla fino ad oggi.” Per riuscire a penetrare questa barriera così spessa e osservare l’interno dell’esopianeta, gli studiosi hanno provato un nuovo tipo di approccio: oltre ad usare l’osservazione standard (catturando la luce della stella filtrata attraverso l’atmosfera), hanno analizzato GJ 1214 b per l’intera orbita intorno alla stella.

Il telescopio spaziale Webb scopre un raro tipo di pianeta

Il successo dell’osservazione dimostra ancora una volta l’efficacia del Mid-Infrared Instrument (MIRI) a bordo del JWST, che può osservare la luce oltre lo spettro elettromagnetico che conosciamo. In questo modo, il telescopio è stato in grado di produrre una sorta di “mappa termica” di GJ 1214 b. “Riuscire a catturare un’orbita completa è stato fondamentale per comprendere la distribuzione del calore dalla parte diurna a quella notturna,” ha dichiarato Kempton. “Esiste un notevole contrasto tra il giorno e la notte. Il lato notturno risulta molto più freddo.” La temperatura del corpo celeste passa infatti da 279 sopra lo zero a 165. Tale contrasto è reso possibile solo grazie ad un’atmosfera che si compone di molecole pesanti, come l’acqua e il metano. Ciò può rappresentare un indizio importante per la formazione del pianeta; secondo la studiosa. “Questa non è un’atmosfera primordiale – ha dichiarato – e non rispecchia la composizione della sua stella. Potrebbe, anzi, aver perso quantità notevoli di idrogeno con il tempo, oppure aveva molti elementi pesanti già all’inizio come acqua e ghiaccio.” Solo ulteriori osservazioni potranno consentire di avere maggiori dettagli sulla formazione del pianeta, e sulla categoria ancora misteriosa dei pianeti “mini-nettuniani”.