Scoperto strano cristallo che si scioglie e cambia colore se esposto alla luce

Questo risultato consentirà di progettare materiali con un’ampia varietà di applicazioni, tra cui fotolitografia, accumulo di energia termica e adesione indotta dalla luce.

Un team di chimici dell’Università di Osaka ha scoperto un nuovo materiale che si trasforma da solido a liquido se esposto al freddo bagliore della luce ultravioletta. Questo strano cristallo organico è anche il primo a mostrare cambiamenti di colore quando viene fuso sotto la radiazione ultravioletta. Questo fenomeno rende possibile un’ampia gamma di applicazioni tecniche. Il materiale appartiene a una nuova classe di composti cristallini fotosensibili, gli 1,2-dichetoni eteroaromatici che mostrano un fenomeno chiamato “transizione fotoindotta da cristallo a liquido” (PCLT). La scoperta di una nuova classe di materiali PCLT è un grande passo, poiché sono pochi i materiali che hanno questa proprietà. Il dichetone appena scoperto, denominato “SO”, mostra cambiamenti nella luminescenza durante il processo di fusione indotto dall’irradiazione. “Questo è il primo cristallo organico che conosciamo che mostra un’evoluzione luminescente durante la fusione del cristallo, mostrando cambiamenti di intensità e colore, dal verde al giallo“, commenta l’autore principale Mao Komura.

Abbiamo scoperto che i cambiamenti nella luminescenza derivano da processi sequenziali di allentamento dei cristalli e cambiamenti conformazionali prima della fusione“, ha spiegato l’autore principale Yosuke Tani. “Queste indicazioni visive delle fasi del processo PCLT ci hanno permesso di far progredire la nostra attuale comprensione della fusione dei cristalli a livello molecolare“. Con le loro analisi, i ricercatori hanno dimostrato che uno strato disordinato sul vetro è un fattore chiave per la presenza di PCLT in questa classe di materiali. Questa scoperta e caratterizzazione del nuovo materiale consentirà ulteriori opportunità di progettare materiali PCLT con una varietà di applicazioni, tra cui fotolitografia, accumulo di energia termica e adesione indotta dalla luce. I risultati di questo studio sono stati recentemente pubblicati sulla rivista Chemical Science.