Un piccolo pesce, fino ad oggi innocuo, morde sempre più le persone nel Mediterraneo

Più di 15 persone, sulla spiaggia della città di Benidorm, subiscono quotidianamente piccole ferite dovute a morsi di pesce sui nei, verruche e piccole ferite sulla pelle. Segnalazioni anche dal nostro paese.

Quest’estate i pesci chiamati “Oblada melanura” hanno attaccato numerosi turisti nel Mar Mediterraneo. Sulla spiaggia della città spagnola di Benidorm, come riporta il sito Información, più di 15 turisti ogni giorno riferiscono di essere stati morsi da questa specie di pesce, fino ad oggi innocua. I pesci cercano nei, verruche e piccole ferite sulla pelle, soprattutto negli anziani, e mordono, lasciando sangue e persino piccoli buchi nella pelle. Gli attacchi di questi piccoli pesci sono stati registrati dal 2017. Per gli scienziati questo comportamento atipico dei pesci possa essere correlato al riscaldamento dell’acqua nel Mar Mediterraneo. Secondo i dati del Laboratorio di Climatologia dell’Università di Alicante, la temperatura dell’acqua è compresa tra 29 e 30 gradi. A causa del riscaldamento dell’acqua, il metabolismo dei pesci accelera spingendoli ad un maggiore bisogno di cibo, ha spiegato Alfonso Ramos, ricercatore del Dipartimento di Scienze marine e Biologia applicata.

Oblada melanura, conosciuta comunemente come oblada, è un pesce appartenente alla famiglia Sparidae, originario del Mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico orientale. Questa specie è nota per la sua particolare colorazione e per la sua forma affusolata. L’oblada ha una lunghezza media di circa 20-30 centimetri, ma può raggiungere anche i 40 centimetri. È caratterizzato da un corpo sottile e compresso lateralmente, con una testa piccola e un lungo muso arrotondato. La colorazione del suo corpo varia dal grigio al blu scuro sul dorso e sui fianchi, mentre il ventre è di solito bianco. Una delle sue caratteristiche distintive sono le bande verticali di colore scuro che attraversano il suo corpo, conferendogli un aspetto unico. Questo pesce vive in acque costiere poco profonde, in prossimità di fondali sabbiosi o rocciosi. È una specie gregaria, che si può trovare spesso in gruppi numerosi durante la stagione riproduttiva. L’oblada si nutre principalmente di piccoli invertebrati marini come molluschi, crostacei e policheti. Dal punto di vista della pesca, l’oblada è molto apprezzato per il suo sapore delicato e la consistenza della sua carne. È considerato un pesce di taglia media, quindi è spesso utilizzato per la preparazione di diversi piatti della cucina mediterranea, come zuppe di pesce, grigliate o fritture. Nonostante la sua popolarità culinaria, l’oblada è anche oggetto di preoccupazione per quanto riguarda la sua conservazione. Negli ultimi anni, infatti, la sua presenza è diminuita a causa della pesca eccessiva e dell’alterazione degli habitat. Pertanto, è importante adottare misure di gestione sostenibile per preservare la popolazione di questa specie e garantirne la sopravvivenza.