Scoperta di un possibile cratere da impatto di asteroide nel Quebec

Un uomo trova una struttura sferica di 15 km su Google Maps

Un uomo che stava consultando Google Maps per organizzare un viaggio in campeggio nella regione di Côte-Nord del Quebec ha fatto una scoperta sorprendente: un possibile sito di impatto di un asteroide. Le stranezze che si possono trovare su Google Maps sono molteplici, da alieni a gatti curiosi, ma questa scoperta è particolarmente interessante. Joël Lapointe ha individuato una struttura insolita, approssimativamente sferica, di circa 15 chilometri di diametro che circonda il lago Marsal nel Quebec.

Lapointe ha contattato il geofisico Pierre Rochette del Centre de recherche en géosciences de l’environnement (CEREGE) in Francia per ottenere aiuto nell’identificare questa strana caratteristica. Rochette, insieme al suo team, ha esaminato attentamente l’area e ha ipotizzato che potrebbe trattarsi di un cratere causato da un antico evento d’impatto.

Secondo Rochette, l’aspetto topografico dell’area suggerisce fortemente la presenza di un impatto. Dopo un’analisi più dettagliata, il team ha concluso che l’anello di piccole montagne che circonda il lago potrebbe essere stato erroneamente classificato in passato. Questa formazione, chiamata Marsal, potrebbe in realtà essere una roccia fusa derivante dal fondo di un cratere, simile ad altri casi noti come Mistastin e Janisjarvi.

Anche se non sono stati riscontrati segni evidenti di un’anomalia gravitazionale nell’area, il team ritiene che ulteriori ricerche sul campo siano necessarie per confermare l’ipotesi di un evento d’impatto. I campioni prelevati dal sito mostrano la presenza di silicati, magnetite, solfuri e zirconi, tutti segnali tipici di una roccia fusa da impatto.

Basandosi sui livelli di erosione, il team stima che l’impatto potrebbe essere avvenuto tra 450 e 38 milioni di anni fa. Il lago Marsal potrebbe diventare la 11a struttura d’impatto confermata del Quebec, ma ulteriori prove sono necessarie per confermare definitivamente l’origine da impatto. Il team ha espresso la speranza di effettuare una spedizione sul campo per raccogliere ulteriori dati e confermare la teoria.

Le scoperte sono state presentate in un articolo alla 86a Riunione Annuale della Società Meteoritica 2024, evidenziando l’importanza di questa potenziale scoperta scientifica nel campo degli impatti asteroidali.

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