Hanno vissuto in Australia tra i 23 ed i 25 milioni di anni fa (Oligocene) e secondo gli autori dello studio pubblicato sul Journal of Vertebrate Paleontology sarebbero tre antenati preistorici dell’iconica Tigre della Tasmania. L’annuncio riguarda tre specie che, stando a quanto ad oggi scoperto, rappresenterebbero i più antichi membri “indiscussi” della famiglia dei tilacinidi mai rinvenuti. Oggi la tigre della Tasmania è purtroppo estinta ma si tratta del solo membro della famiglia dei tilacinidi ad essere sopravvissuto fino ai tempi moderni.
Era un mammifero marsupiale nativo della terraferma australiana e delle isole della Tasmania e della Nuova Guinea. La specie è apparsa in origine circa 4 milioni di anni fa ed è stata considerata, fino al momento della sua estinzione, il più grande marsupiale carnivoro vivente. Secondo l’Australian Museum la popolazione di tilacini è diminuita drasticamente probabilmente a causa della caccia condotta dall’uomo oltre che della competizione con il dingo, portando alla sua scomparsa almeno 2.000 anni fa.
Questa specie è riuscita a sopravvivere fino al XX secolo solo sull’isola della Tasmania ma il drastico calo del numero di esemplari ha portato nel 1936 alla morte dell’ultimo esemplare conosciuto. Solo nel 1982 però L’international union for conservation of nature ne ha dichiarato l’estinzione ufficiale. Gli standard internazionali imponevano infatti che dovessero trascorrere 50 anni senza registrazioni confermate di un animale prima che potesse essere dichiarato ufficialmente estinto. Nel corso del XX e XXI secolo, sono stati segnalati diversi avvistamenti di tilacini non confermati, ma nessuno di questi è stato poi ufficializzato.
Le tre specie potrebbero consentire di comprendere meglio la tigre della Tasmania: esse sono state descritte sulla base di fossili rinvenuti nella Riversleigh World Heritage Area. Il sito, situato nello stato del Queensland, nell’Australia nord-orientale, è conosciuto per la grande quantità di resti fossilizzati risalenti dal tardo Oligocene a periodi geologici più recenti.