Un’esplosione generata nelle scorse ore dalla nuova macchia solare AR3825 e una tempesta geomagnetica intensa in arrivo sulla Terra. Lo comunica la Nasa che ha predisposto un modello, sulla base di quanto previsto dallo Space Weather Prediction Center della NOAA, per stabilire quando l’espulsione di massa coronale scagliata da un brillamento solare nello spazio andrà a sfiorare la Terra. Ma facciamo un passo indietro: l’esplosione che ha generato il brillamento solare molto intenso e catalogato come di classe X4.5 è avvenuta il 14 settembre.
Si prevede invece l’arrivo sulla Terra della nube di plasma solare, ovvero di una forte tempesta geomagnetica di classe G3 lunedì 16 settembre 2024 ovvero nel momento in cui la CME sfiorerà il nostro pianeta. Il sito specializzato SpaceWeather ha fornito una serie di dettagliate indicazioni a riguardo: “Le radiazioni del flare hanno ionizzato la parte superiore dell’atmosfera terrestre, provocando un profondo blackout radio a onde corte sul Sud America e sull’Oceano Atlantico centrale. Gli operatori radioamatoriali e i marittimi potrebbero aver notato una perdita di segnale a frequenze inferiori a 30 MHz per ben 30 minuti dopo il picco del flare (1529 UTC)“.