Nel 2023, un’eruzione vulcanica di fango nel Mar Caspio ha dato vita a un’isola temporanea, creata dal vulcano di fango Kumani Bank, situato a circa 25 chilometri dalla costa orientale dell’Azerbaijan. Questo fenomeno, che ha visto l’isola emergere tra gennaio e febbraio 2023, è stato documentato tramite immagini satellitari, che hanno mostrato un’isola di circa 400 metri di diametro con un pennacchio di sedimenti visibile. Tuttavia, entro la fine del 2024, l’isola era quasi completamente erosa e scomparsa nel mare. Kumani Bank è noto per la sua attività eruttiva e per la creazione di isole temporanee in seguito alle eruzioni, un fenomeno che si è verificato più volte dal 1861. Le precedenti eruzioni del vulcano hanno generato isole di diverse dimensioni e durate, come quella del 1950, che raggiunse i 700 metri di larghezza.
I vulcani di fango come Kumani Bank sono poco studiati e spesso suscitano mistero tra i geologi. Questi vulcani si formano in aree con alta attività tettonica o tassi elevati di sedimentazione, dove la pressione sotterranea spinge gas, fluidi e sedimenti in superficie. Sebbene la maggior parte dei vulcani di fango si trovino sulla Terra, gli scienziati ritengono che fenomeni simili potrebbero verificarsi anche su Marte, dove alcuni cumuli fangosi nelle pianure settentrionali potrebbero essersi formati per processi simili.
L’Azerbaijan è una regione unica per la sua alta concentrazione di vulcani di fango, con oltre 300 in tutto il paese e nelle acque del Mar Caspio. La zona è parte di una area di convergenza tettonica tra le placche araba ed eurasiatica, che contribuisce alla sua intensa attività vulcanica. Le eruzioni di questi vulcani possono essere pericolose, poiché espellono grandi quantità di materiale, inclusi gas infiammabili come il metano, che possono innescare fiamme. Sebbene non sia chiaro se l’eruzione del Kumani Bank nel 2023 sia stata infuocata, altre eruzioni passate nella regione hanno causato torri di fiamme alte centinaia di metri. Queste eruzioni sono legate al vasto sistema di idrocarburi del bacino del Caspio meridionale.
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