Il
MIT
sta sviluppando insetti robotici capaci di formare alveari meccanici per svolgere compiti di impollinazione in modo efficiente. I ricercatori si sono ispirati all’anatomia di impollinatori naturali come le api per progettare robot volanti più agili e resistenti rispetto alle versioni precedenti.
Questi nuovi robot, più di 100 volte più lunghi rispetto ai modelli precedenti, possono rimanere in volo per oltre 1.000 secondi e sono in grado di trasportare sensori o batterie per volare autonomamente al di fuori del laboratorio.
Kevin Chen
, professore associato al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica (EECS) e autore principale dello studio, ha sottolineato l’importanza di questi progressi: “La quantità di volo che abbiamo dimostrato in questo articolo supera di gran lunga quanto ottenuto in passato con gli insetti robotici. Questo nuovo robot più resistente e preciso apre la strada a interessanti applicazioni, come l’impollinazione assistita”.
L’impollinazione artificiale potrebbe rivoluzionare l’agricoltura consentendo la coltivazione di frutta e verdura in magazzini multilivello, aumentando i rendimenti e riducendo l’impatto ambientale. Tuttavia, nonostante i progressi nel design, gli insetti robotici non riescono ancora a eguagliare le capacità degli impollinatori naturali come le api, che sono superiori in termini di resistenza, velocità e agilità.
Per affrontare le sfide nel design degli insetti robotici, i ricercatori hanno adottato un approccio innovativo dividendo il robot a metà e dotando ciascuna unità di un’ala oscillante singola rivolta verso l’esterno. Questo nuovo design migliora la stabilità dell’ala, aumenta le forze di sollevamento e riduce le interferenze tra le ali, consentendo al robot di essere più efficiente e versatile.
Le ali degli insetti robotici sono azionate da muscoli artificiali, attuatori composti da elastomeri e nanotubi di carbonio che generano la forza meccanica per far battere le ali. Il nuovo design incorpora trasmissioni che impediscono il cedimento a frequenze elevate, garantendo una maggiore potenza ed efficienza. Le cerniere alari lunghe e precise minimizzano lo stress torsionale durante il movimento, consentendo al robot di rimanere in volo per oltre 1.000 secondi senza degradazione delle prestazioni.
Il team mira a estendere la durata del volo oltre i 10.000 secondi e a migliorare la precisione dei robot per compiti più sofisticati, come l’atterraggio sui fiori. L’obiettivo a lungo termine è dotare i robot di sensori e batterie per consentire il volo autonomo al di fuori del laboratorio. Questa nuova piattaforma robotica rappresenta un importante passo avanti e aprirà nuove possibilità nel campo della robotica.
I dettagli di questa ricerca sono stati pubblicati sulla rivista
Science Robotics
, evidenziando il contributo significativo del MIT nel campo degli insetti robotici per l’impollinazione.
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