Scoperta foresta di pini di 6.000 anni sotto i ghiacci di Yellowstone

Scoperta foresta di pini di 6.000 anni sotto i ghiacci dello Yellowstone

Gli scienziati hanno recentemente scoperto dei resti fossilizzati di pini dal tronco bianco, che si trovano sotto il ghiaccio in scioglimento nella regione di Yellowstone. Questi alberi appartenevano a una foresta antica che, circa 6.000 anni fa, prosperava su alture di circa 3.048m. Il clima di quel periodo era simile a quello attuale, ma circa 5.500 anni fa, a causa del calo delle temperature estive, la foresta iniziò a soffrire, trasformandosi progressivamente in una tundra alpina, un paesaggio che ancora oggi caratterizza la regione.

La scoperta è stata sorprendente per gli scienziati, come Dave McWethy, professore associato presso la Montana State University, che ha dichiarato di essere rimasto colpito dalla conservazione di queste foreste mature per migliaia di anni. L’attività vulcanica nell’emisfero settentrionale, che causò un ulteriore abbassamento delle temperature, ha intrappolato questi alberi sotto il ghiaccio, dove sono rimasti fino a quando, negli ultimi decenni, il ghiaccio ha iniziato a sciogliersi. Questo scioglimento ha rivelato i resti di una foresta antica, che costituisce una rara testimonianza di ecosistemi alpini preistorici.

McWethy ha spiegato che esistono pochi esempi di foreste così antiche e ben conservate sopra l’attuale limite degli alberi, il che rende questa scoperta ancora più significativa. Il cambiamento climatico in corso sta influenzando le chiazze di ghiaccio, e gli scienziati hanno osservato una variabilità annuale significativa nello scioglimento del ghiaccio. In alcuni anni, lo scioglimento è stato particolarmente drammatico, riducendo significativamente le chiazze di ghiaccio, mentre in altri anni è stato meno evidente. McWethy ha previsto che molte di queste chiazze di ghiaccio scompariranno nel giro di decenni, il che potrebbe avere impatti significativi sugli ecosistemi circostanti.

Lo scioglimento del ghiaccio sta già portando a cambiamenti nella vegetazione e nella fauna locali. Si prevede che le piante, gli arbusti e gli alberi si sposteranno verso quote più alte in risposta al riscaldamento dell’altopiano. Questo spostamento potrebbe modificare le dinamiche degli incendi nella regione, creando condizioni in cui gli incendi potrebbero diventare più intensi e più estesi rispetto al passato. Già ora, gli alberi stanno iniziando a svilupparsi sui pendii più alti in risposta all’aumento delle temperature. Tuttavia, fattori come terreni più asciutti, il vento e la copertura nevosa potrebbero limitare la crescita degli alberi in alcune aree.

McWethy ha sottolineato l’importanza di studiare questi cambiamenti e recuperare le informazioni storiche che potrebbero essere perse con lo scioglimento dei ghiacci. Le scoperte attuali offrono un’opportunità unica per comprendere meglio i sistemi climatici alpini e come rispondono ai cambiamenti climatici, sia rapidi che a lungo termine. Questi ambienti alpini hanno rappresentato un habitat cruciale per gli animali e sono stati utilizzati dagli esseri umani per migliaia di anni, soprattutto durante periodi di siccità prolungata, quando il clima nelle valli era più caldo e secco e gli incendi erano più frequenti. In conclusione, la scoperta di questa foresta antica e il monitoraggio dello scioglimento dei ghiacciai in Yellowstone non solo ci forniscono una finestra sul passato, ma offrono anche un’opportunità per comprendere meglio come i cambiamenti climatici influenzano gli ecosistemi e le specie che li abitano.

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