Il Progetto INNA: Una Minaccia per il Futuro dell’Astronomia al Monte Paranal?

Scopri come un impianto di idrogeno rinnovabile potrebbe compromettere il Very Large Telescope e l'osservazione astronomica nel deserto di Atacama.

Progetto di Energia Rinnovabile in Cile e il Very Large Telescope

Un nuovo progetto di energia rinnovabile in Cile sta suscitando preoccupazioni tra gli scienziati. Questo progetto potrebbe rappresentare una minaccia significativa per il telescopio più grande del mondo, il Very Large Telescope (VLT).

Dettagli sul Progetto INNA

L’azienda statunitense AES Energy ha in programma di realizzare un impianto di idrogeno rinnovabile vicino al Monte Paranal, sede del VLT dell’Osservatorio Europeo Meridionale (ESO). Il VLT, inaugurato negli anni ’90 con un investimento di 350 milioni di dollari, è uno degli strumenti di osservazione astronomica più avanzati a livello globale.

Caratteristiche del Very Large Telescope

  • Composto da quattro telescopi di 8,2 metri di diametro
  • Permette di esplorare fenomeni misteriosi dell’universo
  • Considerato un punto di riferimento nell’astronomia moderna

Impatto del Progetto di Idrogeno

Se il progetto INNA dovesse ricevere l’approvazione, le capacità di osservazione del VLT potrebbero subire un drastico ridimensionamento. L’ESO ha condotto un’analisi che suggerisce che l’implementazione del progetto potrebbe incrementare la luminosità del cielo fino al 10%.

Conseguenze dell’Inquinamento Luminoso

Questo cambiamento potrebbe trasformare il Monte Paranal da uno dei principali osservatori astronomici a un sito di osservazione di livello medio. L’inquinamento luminoso ostacolerebbe la capacità del VLT di rilevare fenomeni astronomici deboli, compromettendo la produttività scientifica.

Posizione Ideale del Monte Paranal

Situato a 2.664 metri di altitudine nel deserto di Atacama, il Monte Paranal è uno dei pochi luoghi sulla Terra ancora immune dall’inquinamento luminoso. La sua posizione garantisce cieli notturni cristallini per oltre undici mesi all’anno, creando condizioni ideali per la ricerca astronomica avanzata.

Storia dell’Osservatorio Europeo Meridionale

Oltre sei decenni fa, l’ESO scelse il deserto di Atacama come sede per le sue iniziative astronomiche. Il primo osservatorio fu eretto sulla montagna La Silla nel 1966, ma fu negli anni ’90 che Paranal divenne il fulcro dell’astronomia europea con la costruzione del VLT.

Successo del VLT e Futuro dell’Astronomia

Il successo del VLT è attribuibile ai cieli scuri e incontaminati che sovrastano il Monte Paranal. Un’indagine del 2023 ha rivelato che il Monte Paranal ha registrato il minor livello di inquinamento luminoso artificiale tra i 28 osservatori astronomici più avanzati al mondo.

Progetto dell’Extremely Large Telescope

Il vicino Monte Armazones è stato selezionato come sito per il telescopio di nuova generazione, l’Extremely Large Telescope (ELT). Questo telescopio avrà uno specchio di 39,3 metri e si prevede che diventi operativo entro la fine di questo decennio.

Minacce all’Osservazione Astronomica

Tuttavia, l’inquinamento luminoso previsto dal progetto INNA rappresenta una seria minaccia per i progressi scientifici. L’aumento della luminosità del cielo potrebbe limitare la capacità di osservare galassie deboli e compromettere gli sforzi per analizzare le atmosfere degli esopianeti.

Stime dell’Impatto Ambientale

L’ESO stima che il progetto potrebbe generare un inquinamento luminoso equivalente a quello di una città di 20.000 abitanti. Alcune aree del parco industriale potrebbero trovarsi a soli 5 chilometri dai telescopi, aggravando ulteriormente l’impatto sul cielo notturno di Paranal.

Considerazioni Finali

Barcons ha sottolineato che, sebbene un progetto come INNA possa essere realizzato in altre località, il Monte Paranal rimane insostituibile per gli astronomi. Ha evidenziato che le due iniziative non possono coesistere nella stessa area, suggerendo che l’impianto di idrogeno potrebbe essere trasferito a una distanza di 50 chilometri senza compromettere la sua funzionalità.

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