Secondo un gruppo di esperti del governo giapponese, la probabilità che un “megaterremoto” colpisca il Giappone, scatenando enormi tsunami e provocando centinaia di migliaia di vittime, è ora dell’82%. La stima riguarda un’area chiamata Nankai Trough, una fossa sottomarina lunga 800 km che corre parallela alla costa pacifica del Giappone, situata lungo la “Cintura di fuoco del Pacifico”. In questa zona si incontrano due enormi placche terrestri: la placca eurasiatica e la placca del Mar delle Filippine. La placca del Mar delle Filippine si muove lentamente sotto la placca eurasiatica, creando enormi accumuli di pressione, che, quando vengono rilasciati, causano terremoti massicci.
Storicamente, la Nankai Trough è stata il luogo di grandi terremoti, con eventi significativi verificatisi ogni 100-200 anni. L’ultimo grande megaterremoto risale al 1946 e distrusse 36.000 case nella parte meridionale dell’isola di Honshu. Secondo il Comitato per la ricerca sui terremoti, è passato 79 anni dall’ultimo grande terremoto, e la probabilità che ne avvenga un altro aumenta ogni anno di circa l’1%.
Le conseguenze di un megaterremoto nella Nankai Trough sarebbero devastanti. Le isole più piccole potrebbero essere travolte da tsunami alti più di 30 metri, mentre le zone densamente popolate di Honshu e Shikoku potrebbero essere colpite da onde enormi in pochi minuti. Nel 2011, un terremoto di magnitudo 9.0 e il successivo tsunami causarono la morte di circa 18.500 persone, e la Japan Meteorological Association, dopo il terremoto di magnitudo 7.1 dello scorso agosto, ha emesso il suo primo avviso di “mega-terremoto”, indicando che la probabilità di un evento devastante era aumentata.
Il megaterremoto più potente mai registrato in Giappone avvenne nel 1707, quando tutti i segmenti della Nankai Trough si ruppero simultaneamente, scatenando un terremoto che innescò anche l’ultima eruzione del Monte Fuji. Questo evento rimane uno dei più disastrosi della storia giapponese. La frequenza di questi megaterremoti e la crescente probabilità di un nuovo evento devastante sono preoccupazioni costanti per il Giappone, che si prepara a fronteggiare un rischio sismico elevato.
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