Un ampio studio internazionale, il più significativo dall’inizio della pandemia di COVID-19, ha rivelato che la fiducia nei confronti degli scienziati è diffusa in tutto il mondo. Condotto da un consorzio globale dell’Università di Harvard, l’indagine ha coinvolto oltre 71.000 partecipanti provenienti da 68 paesi. Questo studio evidenzia un forte desiderio da parte del pubblico di un maggiore coinvolgimento degli scienziati nella definizione delle politiche e nelle questioni sociali. I risultati, pubblicati il 20 gennaio su Nature Human Behaviour, mostrano un consenso significativo sul ruolo cruciale degli scienziati nel dialogo pubblico, nonostante alcune differenze regionali nelle percezioni di fiducia e nelle aspettative.
Fiducia nella Scienza: Un Fenomeno Globale
Il recente studio ha messo in luce che la maggior parte delle persone intervistate ha una fiducia relativamente alta negli scienziati, considerandoli figure competenti e oneste. In particolare, il livello medio di fiducia è stato valutato a 3,62 su una scala da 1 a 5. Ecco alcuni dati chiave emersi dall’indagine:
- Circa il 78% dei partecipanti ha descritto gli scienziati come qualificati
- Il 57% li ha considerati onesti
- Il 56% ha affermato che si preoccupano del benessere della società
- Un impressionante 83% ha sostenuto che gli scienziati dovrebbero comunicare attivamente le loro scoperte al pubblico
- Il 52% ha espresso la convinzione che gli scienziati dovrebbero essere maggiormente coinvolti nel processo di definizione delle politiche pubbliche
Classifiche di Fiducia a Livello Mondiale
L’analisi ha fornito una panoramica delle classifiche di fiducia tra i vari paesi. Ecco i risultati principali:
- Egitto: 1° posto
- India: 2° posto
- Nigeria: 3° posto
- Kenya: 4° posto
- Australia: 5° posto
- Regno Unito: 15° posto
- Stati Uniti: 12° posto
- Canada: 17° posto
- Svezia: 20° posto
- Albania: 68° posto
Analisi Approfondita dei Risultati
La Dr.ssa Eleonora Alabrese, economista dell’Università di Bath, ha contribuito alla raccolta dei dati per il campione del Regno Unito. Ha osservato che il Regno Unito presenta un livello di fiducia nella scienza generalmente elevato, superando molti paesi europei. La fiducia negli scienziati risulta essere più alta tra:
- Donne
- Persone anziane
- Coloro che possiedono un’istruzione superiore
Tuttavia, un orientamento politico conservatore è associato a una minore fiducia nella scienza, specialmente in Nord America e in alcune aree d’Europa. Questo modello non si applica a livello globale, suggerendo che le dinamiche politiche locali possano influenzare le percezioni della scienza.
Sfide e Preoccupazioni Emergenti
Nonostante i risultati positivi, lo studio ha messo in evidenza alcune aree di preoccupazione. A livello globale, solo il 42% dei partecipanti ha affermato di credere che gli scienziati prestino attenzione alle opinioni altrui. Le aree di ricerca considerate di alta priorità includono:
- Miglioramento della salute pubblica
- Risoluzione dei problemi energetici
- Riduzione della povertà
Al contrario, la ricerca nel campo delle tecnologie di difesa e militari è stata valutata come meno rilevante.
Raccomandazioni per il Futuro
In risposta a questi risultati, il consorzio di accademici ha raccomandato agli scienziati di considerare seriamente le opinioni espresse e di cercare modi per essere più ricettivi ai feedback del pubblico. È fondamentale che gli scienziati si impegnino in un dialogo aperto e costruttivo con la società. La Dr.ssa Alabrese ha sottolineato che, sebbene la fiducia nella scienza rimanga generalmente alta, anche un lieve calo della fiducia da parte di una minoranza potrebbe influenzare l’uso delle evidenze scientifiche nella definizione delle politiche. Questi risultati sono cruciali per gli scienziati e i responsabili politici che lavorano per mantenere la fiducia pubblica nella scienza.
Fonti e Riferimenti dell'Articolo: