Un dentifricio innovativo per prevenire reazioni allergiche alle arachidi

Uno studio clinico ha testato con successo un dentifricio che rilascia piccole quantità di proteine allergeniche di arachidi durante il lavaggio dei denti. Il trattamento è stato ben tollerato e potrebbe offrire una nuova opzione per le persone con allergia alle arachidi.

Giovane donna allegra che si diverte a spazzolare i denti allo specchio.

L’allergia alle arachidi è una delle allergie alimentari più comuni, che colpisce circa l’1-2% della popolazione degli Stati Uniti. (Prostock-studio/Shutterstock.com)

Un gruppo di scienziati sta conducendo uno studio su un dentifricio che potrebbe aiutare a prevenire reazioni gravi nelle persone con allergia alle arachidi. I ricercatori hanno appena completato i primi test clinici sull’uomo per questa terapia sperimentale e finora sembra che tutto stia andando bene. Attualmente, un metodo comune per trattare l’allergia alle arachidi è l’immunoterapia orale, che consiste nell’amministrare piccole dosi di arachidi alle persone per un lungo periodo di tempo al fine di desensibilizzare il loro sistema immunitario alla proteina problematica. Partendo da questa idea consolidata, gli scienziati dell’American College of Allergy, Asthma, and Immunology (ACAAI) hanno sviluppato un nuovo dentifricio che rilascia piccole quantità di proteine allergeniche di arachidi direttamente in bocca durante il lavaggio dei denti.

In uno studio randomizzato, controllato con placebo, sono stati reclutati 32 adulti con allergia alle arachidi, di età compresa tra 18 e 55 anni. Per 48 settimane, i partecipanti hanno ricevuto o una dose crescente di dentifricio alle arachidi o un placebo. Il team ha anche effettuato test alimentari e utilizzato test del sangue per studiare i biomarcatori esplorativi dei partecipanti, che forniscono una solida indicazione di come il sistema immunitario di una persona stia rispondendo al trattamento.

Uno degli obiettivi principali di uno studio clinico di fase I è verificare se il trattamento è sicuro, e il dentifricio ha superato con successo questo test. La terapia è stata ben tollerata dai partecipanti allo studio e sono stati segnalati solo effetti collaterali lievi. Inoltre, la stragrande maggioranza dei partecipanti ha seguito il piano di trattamento, indicando che sarebbe facile e conveniente per il pubblico più ampio utilizzarlo. Il dottor William Berger, membro dell’ACAAI e autore dello studio, ha dichiarato che il 100% di coloro che sono stati trattati con il dentifricio ha tollerato costantemente la dose più alta del protocollo predefinito. Non si sono verificate reazioni sistemiche moderate o gravi nei partecipanti attivi. Le reazioni avverse non sistemiche erano per lo più locali, come prurito orale, lievi e transitorie. Il tasso di aderenza al trattamento è stato del 97% senza abbandoni dovuti alla medicazione dello studio.

L’allergia alle arachidi è una delle allergie alimentari più comuni, che colpisce circa l’1-2% della popolazione statunitense. È causata da una reazione eccessiva del sistema immunitario alle proteine presenti nelle arachidi. Il corpo identifica erroneamente queste proteine come sostanze dannose e scatena una risposta per difendersi da esse. Questa risposta immunitaria può causare una varietà di sintomi, che vanno da lievi a gravi, tra cui prurito, orticaria, infiammazione, difficoltà respiratorie e, in alcuni casi, anafilassi potenzialmente letale. Il numero di persone con allergia alle arachidi è triplicato negli ultimi decenni, una tendenza che si è verificata per una varietà di motivi. È importante notare che i bambini sono a maggior rischio di allergie alimentari rispetto agli adulti, anche se fino al 20% delle persone con allergia alle arachidi alla fine la supererà.

Dato il successo dei recenti risultati degli studi clinici, i ricercatori sperano ora di verificare se il loro trattamento con il dentifricio funziona bene anche per i bambini. Il dottor Berger ha dichiarato che i risultati supportano lo sviluppo continuo di questo dentifricio nella popolazione pediatrica. Questo lavoro è stato presentato di recente alla conferenza dell’American College of Allergy, Asthma, and Immunology (ACAAI) di quest’anno.

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