Morte di massa delle scimmie in Messico a causa dell’afa torrida

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I volontari osservano i scimmie Saraguato ( (REUTERS/Luis Manuel Lopez)

L’afa torrida e la disperata siccità che stanno colpendo il Messico hanno raggiunto livelli così gravi da causare la morte di scimmie che cadono senza vita dagli alberi. Le temperature, inoltre, si prevede che aumenteranno ulteriormente nelle prossime settimane.

Secondo l’Associated Press (AP), almeno 138 scimmie urlatrici sono state trovate morte nello stato della costa del Golfo di Tabasco dal 16 maggio. Molte altre sono state rinvenute gravemente malate, in condizioni critiche di disidratazione e febbre. Il dottor Sergio Valenzuela, un veterinario locale, ha descritto la situazione come un colpo di calore, mentre il biologo della fauna selvatica Gilberto Pozo ha aggiunto che le scimmie sono morte nel giro di pochi minuti, cadendo dagli alberi come mele.

Il ministero dell’ambiente del Messico ha confermato la morte di massa di animali in Tabasco e Chiapas, due stati del sud del Messico, anche se la causa delle morti non è ancora chiara. Si stanno considerando varie ipotesi, come colpo di calore, disidratazione, malnutrizione o fumigazione dei raccolti con pesticidi, e verranno effettuati studi per determinare la causa.

Le scimmie urlatrici sono gli animali terrestri più rumorosi del pianeta, noti per le loro profonde vocalizzazioni udibili fino a 4,8 chilometri di distanza. Esistono almeno 15 specie di scimmie urlatrici, tutte originarie delle foreste dell’America centrale e meridionale. La specie più colpita dal clima estremo in Messico sembra essere la scimmia urlatrice mantellata (Alouatta palliata), classificata come vulnerabile all’estinzione dalla Lista Rossa dell’IUCN.

Un mantled howler monkey (Alouatta palliata), o scimmia urlatrice dal mantello dorato, è una specie di scimmia urlatrice, un tipo di scimmia del Nuovo Mondo, proveniente dal Centro
Una scimmia urlatrice dal mantello ritratta in tempi più felici.
mantled howler/Shutterstock.com

Non solo la fauna selvatica, ma anche gli esseri umani stanno subendo le conseguenze di questa ondata di calore. Almeno 26 persone sono morte per cause legate al calore tra marzo e maggio. A maggio, sono state registrate temperature record in 10 città messicane, compresa la capitale, ma si prevede che il peggio debba ancora arrivare.

Secondo i ricercatori dell’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM), alla fine di maggio e all’inizio di giugno, alcune parti del Messico raggiungeranno i 45°C, con temperature che potrebbero essere le più alte mai registrate nel paese nei prossimi 10-15 giorni. L’influenza di El Niño, noto per il suo effetto riscaldante, si aggiunge alla situazione, insieme al sospetto che il cambiamento climatico stia contribuendo ulteriormente all’aumento delle temperature.

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