Collega psicopatico? Ecco come riconoscerlo secondo una ricerca

La parola psicopatico rappresenta uno dei termini più ricorrenti per definire una persone dal carattere che potrebbe sembrare, per certi aspetti, strano. Ma solo gli esperti possono definire una persona affetta da psicopatia. A ribadirlo pubblicata sul sito Business Insider presentando una serie di indizi in grado di aiutare a comprendere quanto un collega sia effettivamente definibile psicopatico. La questione ”nodale” è che non esistono dei parametri ben precisi per definire una persona psicopatica, anche se determinate abitudini possono rappresentare dei validi indizi. Uno dei primi aspetti da tenere presente è la presenza di un’indole di tipo sadica. Motivare gli altri con la paura e non con il rispetto, più essere, ad esempio, un sintomo di disagi.

Spesso gli psicopatici utilizzano le abilità dialettiche per adulare l’interlocutore, rendendo difficile l’individuazione della loro personalità. Si tratta di una conseguenza di un ego spropositato e che porta a ritenere gli altri come strumenti da utilizzare a loro piacimento per soddisfare se stessi. Ed è proprio l’egocentrismo a rappresentare una delle ”spie”più importanti, un atteggiamento che li porta ad ostentare una di sicurezza ben sopra la media. Le persone psicopatiche, inoltre, mentono compulsivamente, anche di fronte all’evidenza e sono i primi ad assumersi meriti nel caso in cui le cose vadano bene; in caso contrario si ricorre al ”capro espiatorio’‘. Secondo il dottor Scott Bonn di Psycology Today, inoltre, sono spesso maestri a nascondere le emozioni, non riescono a condurre relazioni durature, preferendo la promiscuità sessuale. A tutto ciò si aggiunge un’alterata percezione della realtà con reazioni spropositate per episodi poco importanti.

Fonte: http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/9780470479216.corpsy0744/abstract;jsessionid=E1667E3BBA54DA5CCFADBCA4D679D947.f02t03?userIsAuthenticated=false&deniedAccessCustomisedMessage=