Terremoto Indonesia: la liquefazione del terreno ingoia città

Il terremoto di magnitudo 7.5 che ha colpito il 28 settembre l’Indonesia ha sconvolto il paesaggio di una vasta area nelll’isola di Sulawesi. Uno dei fenomeni più devastanti, legati ai terremoti più potenti, è la liquefazione del terreno, un processo che si è manifestato, in maniera repentina, nel villaggio di Petobo. Un fiume di fango ha invaso le strade trascinando per centinaia di metri interi quartieri, oltre che i poveri abitanti del posto. Sono duemila i morti che si contano solo nel villaggio di Petobo, alcuni ancora sepolti da metri di fango. La liquefazione del terreno ha sorpreso gli abitanti del villaggio, che mai si sarebbero aspettati che la loro abitazione fosse investita da un fiume di fango in occasione di una forte scossa di terremoto. Eppure la liquefazione del terreno nell’isola di Sulawesi, come anche in altre aree dell’Indonesia, rappresenta un fenomeno frequente e che si aggiunge alle onde di tsunami ed alle eruzioni dei tanti vulcani disseminati lungo l’isola. Insomma una vera e propria apocalisse.

Terremoto Indonesia: la liquefazione del terreno ingoia città

Terremoto Indonesia: la liquefazione del terreno ingoia città

Il fenomeno che ha interessato le coste è legata ad un probabile slittamento delle falde sottomarine che, innalzandosi dai fondali, hanno spinto le onde ed i sedimenti verso la costa. La liquefazione, inoltre, è strettamente legata alle scosse di terremoto le quali indeboliscono la consistenza del suolo creando un fango quasi allo stato liquido che in Indonesia ha ingoiato intere oggetti e persone. Il tutto accompagnato da vaste frane che hanno spostato intere ettari di terreno, in alcuni casi riversandolo nell’oceano, producendo tsunami localizzati.