Coronavirus, l’indice Rt schizza a 1,7: le 5 regioni nello scenario 4

Come confermato da Iss e Ministero della Salute, cinque regioni italiani sono caratterizzate da una progressione epidemiologica compatibile con lo scenario 4, il più grave e preoccupante

Dati allarmanti quelli relativi ai contagi e decessi in Italia nelle ultime 24 ore a causa del Coronavirus. E il monitoraggio settimanale effettuato da Iss e Ministero della Salute non è da meno, mostrando chiaramente come diverse regioni italiane siano in una situazione di rischio altissimo. L’Istituto superiore di Sanità fornisce settimanalmente il valore dell’indice Rt a livello nazionale e differenziato per ogni regione e proprio da questo valore, che non dovrebbe superare 1, emergono le principali criticità. Con ben undici regioni italiane classificate a rischio elevato di una possibile trasmissione non controllata della Covid-19. Si tratta di Basilicata, Abruzzo, Veneto e Liguria, Calabria e Valle d’Aosta, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana. Seguono otto regioni classificate a rischio moderato: qui la possibilità di progressione dei contagi fino a passare al rischio alto entro pochi giorni è considerata elevata. Si tratta di Campania ed Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Molise, Bolzano, Trento, Umbria. Solo il Molise non rientra in alcuna fascia di rischio.

L’indice Rt calcolato sui casi sintomatici nel periodo compreso tra 8 e 21 ottobre è pari a 1,70. Ma in alcune regioni sfiora o addirittura supera il valore 2. Da qui la segnalazione da parte dell’Iss del superamento della soglia critica di occupazione in aree mediche (40%) e l’inserimento di Cinque regioni nel cosidetto scenario 4, quello più grave e per certi versi pericoloso legato alla situazione epidemiologica. Silvio Brusaferro ha sottolineato nel corso della conferenza stampa che “per contrastare questo tipo di curva è importante lavorare per ridurre le interazioni fisiche, cioè la circolazione deve essere contenuta per evitare la pressione sui servizi sanitari”. Le cinque regioni nello scenario 4 sono Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, provincia autonoma di Bolzano e Calabria nelle quali la velocità di trasmissione del virus appare come incontrollabile con serio e concreto rischio di tenuta, nel breve periodo, dei servizi sanitari.