La Cina scopre un giacimento record di petrolio di scisto

Un giacimenti di ben 143 milioni di tonnellate.

La China National Petroleum Corporation (CNPC) ha scoperto riserve di petrolio per circa 1 miliardo di tonnellate nel bacino di Ordos, nella provincia di Gansu, nella regione nord-occidentale della Cina. A riportarlo è il giornale Global Times specificando come quello appena scoperto è il più grande giacimento di olio di scisto del paese. Se nel 2019 la CNPC portò alla luce un giacimento di circa 359 milioni di tonnellate di olio di scisto nella contea di Qingcheng, sempre nel Gansu, l’ultimo giacimento scoperto ha una riserva di 143 milioni di tonnellate. Secondo l’azienda cinese leader nel settore energetico, la scoperta è stata resa possibile grazie a nuove tecnologie di ricerca all’avanguardia come la perforazione orizzontale.

La Cina scopre un giacimento record di petrolio di scisto

La società ha anche annunciato sul suo sito web la scoperta di un giacimento di petrolio e gas nel bacino di Tarim, nella regione autonoma dello Xinjiang Uyghur, che ospita circa un miliardo di tonnellate di greggio. Negli ultimi anni sono oltre un centinaio le riserve di petrolio e gas portate alla luce. Nel 2020, secondo una dichiarazione pubblicata dalla CNPC, la produzione di petrolio e gas della sua controllata, PetroChina, ha mostrato un aumento del 4,8% rispetto al 2019. Con il termine olio di scisto si indica una particolare tipologia di petrolio prodotto dai frammenti di rocce di scisto bituminoso attraverso i processi di pirolisi, idrogenazione o dissoluzione termica. Questi meccanismi convertono la materia organica all’interno della roccia in petrolio e gas sintetico. Il petrolio prodotto può essere utilizzato come combustibile o arricchito per le raffinerie aggiungendo idrogeno ed eliminando le impurezze come zolfo e azoto.