Spazio: lanciato il primo satellite Ixpe di Nasa-Asi per lo studio dei fenomeni violenti nell’universo

Lanciato il satellite Ixpe di Nasa e Asi, grazie alla tecnologia italiana con Inaf e Infn

Primo satellite Ixpe di Nasa-Asi – Via: Twitter NASA

Questa mattina, 9 dicembre, alle ore 7.00 (ora italiana) dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida, è stato lanciato il primo satellite Ixpe di Nasa-Asi, nato dalla straordinaria partnership tra la NASA e l’Agenzia Spaziale Italiana, cui obiettivo sarà quello di studiare l’universo con la polarizzazione dei raggi X. Stando a quanto riportato da ‘Ansa, per questo lancio è stato adoperato un vettore Falcon 9 della società privata SpaceX in presenza di Giorgio Saccoccia, presidente dell’ASI, e Bill Nelson, Amministratore della NASA. Tale missione è stata possibile anche grazie alla partecipazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

Il primo satellite Ixpe di Nasa-Asi, lanciato per studiare i fenomeni più violenti e tutt’oggi misteriosi che avvengono nell’universo, come esplosioni di supernovae o buchi neri supermassicci, farà uso di una tecnologia tutta italiana, infatti, al suo interno sono stati installati tre telescopi dotati di rilevatori finanziati dall’ASI e sviluppati da una squadra di scienziati dell’Infn e dell’Inaf. Questa prima missione Ixpe (Imaging X-ray Polarimetry Explorer) era stata già annunciata nel gennaio del 2017 e sviluppata nel campo del programma Smex (Small Explorer) della NASA con un costo totale di 180 milioni. In questo primo lancio l’Italia ha contribuito con 20 milioni di euro, ideando e sviluppando uno degli strumenti che sarà il fulcro di questa missione, ossia: il Global Pixel Detector (Gpd).

Stando a quanto dichiarato dal presidente dell’ASI, Saccoccia, la NASA e l’Agenzia Spaziale Italiana, gli Stati Uniti e l’Italia hanno una lunga tradizione di cooperazione bilaterale in merito alle missioni spaziali di successo e la missione IXPE rappresenta un altro esempio virtuoso della capacità italiana di lavorare con partner internazionali per la crescita delle attività spaziali a livello globale. Il team si reputa molto orgoglioso di essere riuscito a consegnare in tempo l’innovativa strumentazione scientifica di IXPE, malgrado la lotta contro la pandemia da Covid-19. Si tratta di una vera dimostrazione di eccellenza del team italiano della missione.