Luna: perchè Yutu 2 impiegherà mesi per raggiungere il misterioso oggetto cubico distante 80 metri?

Da giorni si parla della particolare scoperta fatta, sul lato nascosto della Luna, dal rover cinese Yutu 2 ovvero una sorta di oggetto dalla forma di un cubo osservato in lontananza e soprannominato dagli esperti “capanna misteriosa”. L’immagine inviata sulla Terra non permette di comprendere appieno di cosa possa trattarsi e sono state formulate diverse ipotesi, questo nonostante il bizzarro oggetto si trovi a soli 80 metri di distanza da Yutu 2. Si ritiene che possa trattarsi di un grande masso, conseguenza dell’impatto di un meteorite sul suolo lunare ma per averne la certezza bisognerà raggiungerlo e qui sorge il problema: ci vorranno mesi prima che il rover possa arrivare nelle vicinanze della capanna misteriosa ed in molti si domandano perchè visto che in fondo dista solo poche decine di metri.

Occorre anzitutto considerata che ad oggi il rover ha percorso soltanto 900 metri dal giorno del suo atterraggio sul lato nascosto del nostro satellite, avvenuto nel 2019. E che per organizzare lo spostamento verso quell’oggetto bisognerà mettere in piedi una sorta di spedizione attentamente pianificata e calibrata in ogni dettaglio. Nonostante Yutu 2 possa coprire fino a 200 metri l’ora la sua lentezza è legata proprio alla posizione nella quale si trova. Non si può infatti muovere durante la notte lunare di 14,5 giorni terrestri, ma anche per 24 ore dopo l’alba e da diverse ore prima del tramonto. Ma non è finita: con temperature prossime a 127 gradi Celsius, il veicolo spaziale non può muoversi anche durante il mezzogiorno lunare. Insomma gli spiragli per muoversi non sono moltissimi e a questo bisogna aggiungere il rischio di rimanere bloccati in uno dei tanti crateri presenti lungo il percorso del veicolo, a bordo del quale sono presenti strumenti di altissima tecnologia come telecamere panoramiche, un radar a penetrazione del suolo ed uno spettrometro. Gli scienziati infatti al momento preferiscono muoverlo il minimo indispensabile per poter raccogliere il maggior numero di dati possibili. Riusciranno dunque a farlo arrivare davanti alla nuova scoperta ‘cubica’?