Mollusco Dell’Anno 2022, ecco il Vincitore

Il Particolare Concorso per decretare il Mollusco Dell’Anno 2022 con un importantissimo Premio, organizzato dal centro di Studio sulla Biologia chiamato LOEWE della Germania, si è concluso decretando un interessante vincitore; scopriamolo.

Mollusco Dell’Anno 2022

Qualche giorno fa con un Articolo abbiamo parlato dell’interessantissimo concorso per decretare il “Mollusco Dell’Anno 2022”. Tale competizione è stata organizzata dal Centro Tedesco di Ricerca Biologica sulla Biologia, sulla Biodiversità e sul Genoma, chiamato LOEWE. Questo concorso ha anche un valore scientifico elevatissimo.

Infatti il Mollusco vincitore avrà l’onore di poter ricevere un sequenziamento completo del proprio DNA; ma perché è così importante ciò?

L’importanza di un tale sequenziamento è dato dal fatto che su ben 120000 invertebrati conosciuti attualmente (ovvero gli animali non dotati di vertebre e quindi in cui rientrano anche gli affascinanti Molluschi) soltanto una decina hanno ricevuto un sequenziamento completo del proprio DNA.

Avere modo, quindi, di poter sequenziare di un altro invertebrato il suo DNA chiamato anche Acido Desossiribonucleico, che vi ricordo è quell’insieme di Acidi Nucleici (che sono delle macromolecole, ovvero molecole di grandi dimensioni) che formano una struttura a doppia elica costituita da nucleotidi (formati da zucchero pentoso ovvero con 5 atomi di carbonio, una base azotata ed alcuni fosfati; tutte basi delle proteine) che contiene le informazioni genetiche per il corretto funzionamento di un organismo vivente (vi ricordo inoltre che i nucleotidi possono essere a doppia elica, come nel DNA che è più complesso oppure a singola elica chiamata RNA chiamata anche Acido Ribonucleico che è invece molto più semplice e presente in organismi molto semplici come per esempio i Virus. Oltre alla differenza strutturale e quindi di complessità, la differenza tra DNA ed RNA è data anche dal fatto di alcune differenze nei nucleotidi; per esempio nel DNA lo zucchero pentoso è il desossiriboso mentre nell’RNA è il ribosio, quest’ultimo con un atomo di ossigeno in più. Altra differenza è che nel DNA le basi azotate sono l’adenina, la citosina, la guanina e la timina, invece nell’RNA al posto della timina c’è la base uracile. Il DNA è capace di usare filamenti di RNA, chiamato RNA messaggero oppure mRNA, per permettere la sintesi proteica nell’organello cellulare chiamato ribosoma per formare delle proteine alla base delle funzioni vitali; negli organismi con soltanto l’RNA invece le funzioni vitali sono molto semplici e dedite maggiormente alla sintesi proteica in altre cellule come per esempio nei Virus che per vivere devono obbligatoriamente parassitare altre cellule e quindi riprodursi immettendo l’RNA al loro interno, caratteristica che li reputa endoparassiti obbligati. Altra differenza tra il DNA e l’RNA è che il DNA può trovarsi esclusivamente nel nucleo cellulare, mentre l’RNA può spaziare dal nucleo al citoplasma, quest’ultimo la parte esterna al nucleo di una cellula ma interna alla membrana cellulare esterna che contiene vari organelli immersi in un liquido chiamato citosol formato prevalentemente da acqua, proteine, minerali disciolti ed altro. Il DNA è quindi più complesso mentre l’RNA è più semplice, ovviamente le caratteristiche strutturali dei nucleotidi con le loro catene permettono di realizzare le singole caratteristiche genetiche di un individuo), è un passo importantissimo per la Scienza. Anche perché i Molluschi hanno delle caratteristiche straordinarie utili da comprendere per dei benefici sulla Salute Umana.

Dopo qualche giorno dalla chiusura (avvenuta il 15 marzo 2022) delle votazioni, il giorno 18 marzo 2022 è stato finalmente decretato il vincitore del Mollusco di quest’anno; un Mollusco davvero particolare che ha letteralmente surclassato gli altri partecipanti. Ma prima di mostrare il vincitore, parliamo un poco di cosa sono i Molluschi e le loro caratteristiche fenomenali.

Cosa sono i molluschi

Di seguito ripropongo la descrizione dei Molluschi mostrata già nello scorso articolo sull’argomento con delle piccole modifiche.

Molluschi sono, come deducibile dal nome, quegli Animali caratterizzati per l’appunto da un corpo molle ed altamente muscolarizzato; il termine Mollusca deriva proprio dalla parola latina Mollis, ovvero molle. Oltre a questo loro aspetto molliccio, questa tipologia di Animali non ha l’endoscheletro (ovvero uno scheletro interno, come in noi Esseri Umani) e nemmeno l’esoscheletro (ovvero uno scheletro esterno o rivestimento esterno presente come per esempio nei Crostacei tipo i Gamberi, gli Scampi e i Granchi). Ciononostante una parte rigida nei Molluschi può essere presente e può trattarsi di un becco simile a quello di un Pappagallo, situato per esempio nei misteriosissimi Polpi ed utilizzato per mangiare maggiormente Crostacei (rompendo il loro esoscheletro), altri Molluschi e Pesci; da una conchiglia o da un guscio esterno come nelle Vongole o nelle Cozze; oppure infine dei gusci interni come gli ossi di Seppia o nelle Lumache (che non vanno confuse con le Chiocciole, che hanno invece un guscio esterno).

Seppur all’apparenza molto semplici, i Molluschi sono degli eccellenti esperti di sopravvivenza e la loro complessità Genetica li rendono tra gli Animali più studiati al Mondo. Non a caso le Cozze, chiamate Scientificamente Mitili e che fanno parte dell’Ordine dei Mytiloida e della Famiglia dei Mytilidae (l’unica di quell’Ordine), hanno circa 65.000 Geni, più del doppio di quelli Umani, che sono invece all’incirca 30.000 e questa caratteristica permette alle stesse Cozze di avere una grande capacità di adattamento dei Geni Mutevoli e quindi di migliorare notevolmente il proprio sistema immunitario e la resistenza all’ambiente esterno, questa tipologia di Geni è detta PanGenoma e questo tipo di Genoma è formato da dei Geni centrali presenti in tutti gli individui ed essenziali per vivere e per trasmettere il proprio corredo Genetico, ma anche da Geni “secondari e sacrificabili” non presenti in tutti gli individui ma relativi alle esigenze; una caratteristica da studiare ulteriormente e più a fondo per trovare cure e prevenzioni sempre più efficienti ad alcune malattie Umane e/o Animali evitando quindi anche gli effetti collaterali di medicine, vaccini e trattamenti non sempre affidabili (fonte).

Molluschi sono Animali prevalentemente acquatici ma con alcune Specie terrestri che hanno sviluppato dei polmoni.

Di Molluschi poi ne esistono di tanti tipi, ma le Classi principali sono i Cefalopodi, i Gasteropodi e i Bivalvi.

Cefalopodi sono quei Molluschi caratterizzati da dei tentacoli, una testa e da un mantello contenente gli organi interni (che sembra una testa ma non lo è, visto che la testa vera e propria si trova più in basso rispetto al mantello) e comprendono PolpiCalamariSeppieMoscardiniTotani ed altri. Il termine di Cefalopodi deriva dalle parole greche Kephale (ovvero testa) e Podòs (ovvero piede); proprio per la loro forma. Oltre alla loro forma che ricorda quindi delle creature aliene, i Cefalopodi hanno delle notevoli capacità da predatori, alcuni sono dotati di mimetizzazione (grazie ad alcune cellule della pelle molto particolari chiamate Cromatofari che possono cambiare pigmentazione in base agli impulsi luminosi esterni e quindi mimetizzarsi col luogo circostante) e soprattutto hanno un’intelligenza elevatissima, tra le più alte nel Regno Animale, soprattutto nei Polpi; quest’ultimi da non confondere con i Polipi che sono un’altra tipologia di Animali molto più statica. Ritornando ai Cefalopodi e la loro intelligenza, ciò è dovuto anche dal fatto che in questi Animali è presente una quantità notevole di neuroni, presenti anche nei tentacoli. Insomma, i Cefalopodi sono dei veri e propri “cervelli nuotanti” ed hanno in totale circa 500milioni di neuroni, gli stessi di un Cane ed anche di più; noi Umani invece abbiamo all’incirca 100miliardi di neuroni. Le capacità intellettive dei Cefalopodi sono un vero proprio Mistero per la Scienza, visto che essi possono addirittura risolvere alcuni problemi complessi, tipo fuoriuscire da un contenitore chiuso da un tappo aprendo quest’ultimo e si ipotizza che abbiano anche Coscienza di sé stessi con un’AnimaConsapevolezza della propria Esistenza, un pensiero tutto da Cefalopodi, delle Gerarchie, delle forme di Comunicazione, delle organizzazioni sociali ben strutturate, senso dell’umorismo, la capacità di utilizzare gusci vari (tipo quelli delle noci di cocco) come una “macchina” per spostarsi ed altri oggetti per risolvere dei problemi anche difficili, spirito di osservazione ed un’incredibile capacità di saper affrontare le sfide con uno spettacolare ottimismo. I Cefalopodi si cibano poi prevalentemente di Crostacei, altre tipologie di Molluschi e Pesci con delle ottime tecniche di cattura.

Gasteropodi sono invece quei Molluschi caratterizzati da una singola conchiglia esterna oppure interna (in tal caso sotto un particolare mantello) e dalla rotazione delle viscere chiamata anche “torsione dei visceri” attorno ad un asse verticale chiamato Columella e con una forma a spirale che dà anche la conformazione della stessa Conchiglia; questa caratteristica rende i Gasteropodi a Simmetria Non Bilaterale, ovvero che la forma esterna divisa del corpo di un Animale non è identica, in caso in cui le 2 parti sono invece uguali si parla di Bilateria; tale struttura è un modo per rendere più efficiente la sopravvivenza dei Gasteropodi, essere più compatti e permettergli di nascondersi in caso di pericolo o per riposarsi nel loro stesso guscio, oltre ad avere un corpo viscido e quindi di difficile cattura da parte dei predatori. Il termine Gasteropodi è molto bizzarro e deriva dalle parole greche Gastèr (ovvero stomaco) e Podòs (ovvero piede) e dimostra che inizialmente si pensava che questi Animali si muovessero strisciando sul proprio stomaco. Sono caratterizzati quindi da un capo con delle particolari antenne (con funzioni sensoriali, visive e tattili) e da una bocca “a nastro” con una struttura retrattile (simile ad una motosega con dei muscoli ed una lingua caratterizzata da alcune fasce che si allargano) e dei piccoli dentini di Chitina (sostanza formata da glucidi), l’insieme di queste strutture dà il nome di Radula alla bocca dei Gasteropodi; un guscio formato da Conchiolina (sostanza nata da un insieme di proteine) ed infine una coda che funge da piede per la locomozione grazie ad un muscolo molto potente che è lubrificato da una bava di colore argento (prodotta da alcune cellule nel piede e formata da alcuni composti chimici e proteine; oltre ad essere utilizzata anche per alcuni benefici alla Salute Umana) che serve ad evitare possibile ferimenti, a migliorare la camminatura e ad essere più veloci. I Gasteropodi sono carnivori, erbivori, alcuni parassiti, filtratori oppure che si nutrono di particelle di materia organica. Anche in questo caso stiamo dinnanzi ad Animali molto intelligenti, di meno ovviamente rispetto ai Cefalopodi, ma che hanno comunque delle buone capacità intellettive, un carattere mite, delle ottime strategie di sopravvivenza ed anche la possibilità di contare come per esempio nella Specie Theba Pisana (fonte).

Infine i Bivalvi, come per esempio le Vongole, le Cozze e le Ostriche, sono dei Molluschi caratterizzati da una struttura molto semplice con un mantello che contiene gli organi interni, due sifoni per la respirazione e l’espulsione degli scarti, un piede per la locomozione utilizzato però maggiormente per scavare e due conchiglie uguali e simmetriche (formate da carbonato di calcio nelle forme calcite ed aragonite) che racchiudono questi Animali e proteggerli. Il termine Bivalvi significa per l’appunto formati da due Valve, ovvero le singole conchiglie. I Bivalvi sono generalmente privi di occhi oppure alcuni con degli occhi molto primitivi che permettono soltanto di captare le variazioni di luce che, senza un sistema nervoso sviluppato e con un cervello estremamente primordiale e semplice formato da delle cellule nervose poco evolute chiamate Gangli, non dovrebbe permette la visione di immagini vere, ma non si sa mai e la Scienza dovrebbe capire di più anche su questo aspetto. In ogni caso sono dotati di alcuni organi di senso chiamati chemiorecettori per permettere di captare gli stimoli chimici come per esempio il gusto e recettori chiamati meccanorecettori per le percezioni cutanee come per esempio il calore. Vivono in modo abbastanza sedentario sui fondali (zona chiamata Bentonica) traendo nutrimento filtrando l’acqua e cibandosi di Microplancton. Quest’ultimo termine comprende quegli organismi acquatici che galleggiano e si lasciano trasportare in modo passivo dal moto dell’acqua dato che non riescono ad utilizzare un movimento proprio; in questa tipologia di esseri viventi rientrano Zooplancton (ovvero organismi Animali), Fitoplancton (ovvero organismi Vegetali), Microorganismi come per esempio quelli Unicellulari, i Protozoi (ovvero i Microrganismi con degli organuli cellulari) ed altriLarveAnimali di piccole dimensioni come per esempio i Crostacei KrillAlghe Pluricellulari come per esempio i Sargassi ed anche le affascinanti Meduse. Ritornando ai Bivalvi, in conclusione bisogna dire che sono degli organismi molto semplici ma, come visto prima con l’incredibile resistenza delle Cozze alle infezioni, racchiudono delle spettacolari doti di sopravvivenza che andrebbero studiate più a fondo.

Infine i Molluschi sono estremamente apprezzati anche a livello culinario per il loro sapore molto fresco.

Ecco un’immagine di alcuni Molluschi (fonte):

Molluschi

Adesso, dopo aver capito cosa sono i Molluschi e il loro elevatissimo fascino, possiamo finalmente vedere qual è il Mollusco di quest’anno.

Il vincitore del “Mollusco Dell’Anno 2022”

Con ben 10092 voti su 16388 voti totali, con lo strabiliante risultato di aver ricevuto il 62% dei voti totali, contro altri 5 Molluschi scelti da una selezione di 50 candidature, il “Mollusco Dell’Anno 2022” è la particolarissima Chiocciola Polymita picta, ampiamente apprezzata dal pubblico. Una grande competizione che ha visto protagonisti la già citata Polymita picta, il Gasteropode trasparente Cymbulia peronii (con ben 2773 voti), il Mollusco Bivalve marino Teredo navalis (con 1643 voti), il Gasteropode Fustiaria rubescens (con 1115 voti) ed infine, non per meno importanza, il raro Gasteropode Telescopium telescopium (con 765 voti).

Ecco un’immagine della Cymbulia peronii (fonte):

Cymbulia peronii

Ecco un’immagine del Teredo navalis (fonte):

Teredo navalis

Ecco un’immagine del Fustiaria rubescens (fonte):

Fustiaria rubescens

Ecco un’immagine del Telescopium telescopium (fonte):

Telescopium telescopium

Questa Specie vincitrice è un’affascinante Chiocciola arboricola (ovvero che vive sugli alberi) Endemica di Cuba. Per chi non lo sapesse il termine Endemico indica che un determinato essere vivente è presente soltanto in una determinata zona. Tale Gasteropode fa parte poi dell’Ordine degli Stylommatophora, della SuperFamiglia degli Helicoidea, della Famiglia dei Cepolidae e del Genere dei Polymita. La particolarità di questa Chiocciola è che è una delle più belle al Mondo per via del suo guscio colorato con tonalità estremamente vivaci, varie e luminose che sembrano essere state dipinte in modo artistico ed anche dal colore nero della pelle.

Questa Chiocciola è lunga circa 2 – 3 centimetri, vive in media 1 oppure 2 anni ed è situata nei pressi di una stretta fascia costiera nella zona orientale di Cuba dove si trova una grande varietà di Habitat (ovvero i luoghi dove vivono determinati animali), che vanno da luoghi estremamente aridi fino alle foreste pluviali; in particolare la Polymita picta ha ricevuto la candidatura dalla Provincia di Santiago di Cuba situata proprio nella zona più orientale di quell’isola con caratteristiche boschive.

In particolare questa Chiocciola si ciba prevalentemente di muschi (ovvero delle piante molto particolari) e licheni (nati da un legame simbiotico, ovvero da un’interazione biologica tra 2 o più organismi diversi; tra un parassita chiamato fungo che produce spore non mobili, un cianobatterio ovvero un batterio senza un nucleo cellulare vero e proprio e che svolge la fotosintesi clorofilliana ed un’alga verde; quest’ultimi due sono degli organismi in grado di trarre nutrimento sintetizzando composti organici ovvero sostanze che contengono carbonio a parte qualche rarissima eccezione come per esempio l’anidride carbonica che ha una invece legami con altre molecole e il suo carbonio è più stabile rispetto alle sostanze organiche a partire da sostanze inorganiche ovvero sostanze che non contengono carbonio, come per esempio con la già citata fotosintesi clorofilliana che trasforma l’anidride carbonica e l’acqua grazie all’energia elettromagnetica della radiazione solare in nutritivi come per esempio gli zuccheri).

Oltre alla sua Chiocciola molto particolare, un’altra particolarità della Polymita picta è che per la riproduzione, che avviene durante la stagione delle piogge, utilizza un particolare dardo calcareo da infilzare nel mantello della propria partner senza però provocarne la morte ma il cui utilizzo è però ancora poco noto e si ipotizza che venga utilizzato per mantenere più stabile a livello di equilibrio un rapporto sessuale vista la consistenza quasi gelatinosa della Chiocciole, come stimolante ed anche per il rilascio di alcune sostanze viscide per aumentare le probabilità di fecondazione. Ovviamente il suo reale utilizzo resta ancora un mistero e il sequenziamento del suo DNA potrebbe risolverlo. In Natura questi dardi sono formati non solo dalla Calcite ma in altri casi anche dalla già citata Chitina. Vi ricordo inoltre che queste Chiocciole possono scegliere di utilizzare sia l’organo riproduttivo maschile che quello femminile, termine detto Ermafrodita, ma insufficiente, quindi non in grado di autofecondarsi, in tal caso è detto autosufficiente. Sono Animali molto particolari.

Lo Studio di questa Chiocciola e quindi il completo sequenziamento del suo DNA è utile per capire di più sui Molluschi in generale, capire cosa permette il colore del suo particolare Guscio e la funzione del dardo calcareo.

Anche se per me, personalmente, sarebbe stata migliore la vittoria di un altro Mollusco in gara: il Gasteropode trasparente chiamato Cymbulia peronii o “scarpetta di cristallo” che, date le sue caratteristiche altamente resistenti, potrebbe aver permesso di trovare anche delle cure per migliorare la Salute.

Fatto sta che quest’anno ha vinto la Polymita picta che già partecipò, non vincendo, all’edizione 2021 dello stesso concorso e per il Mollusco trasparente citato poco fa si spera nel prossimo anno.

Ecco finalmente un’immagine della Polymita picta, vincitrice del concorso “Mollusco Dell’Anno 2022” (fonte):

Polymita picta

Conclusioni

In conclusione va detto che questo concorso è comunque molto importante e dal 2021 (anno della sua prima edizione) sta letteralmente spopolando. Vi ricordo che la prima edizione fu vinta dall’Italiano Argonauta argo, chiamato anche Polpo Napoletano, infatti alcuni suoi avvistamenti sono avvenuti presso il bellissimo Golfo Di Napoli soprattutto nel 2020. Questa Specie di Polpo fa infatti parte dell’Ordine degli Octopoda e della Classe dei Cephalopoda. Gli Ottopodi, come deducibile dal nome, sono quei Molluschi Cefalopodi caratterizzati da 8 tentacoli, fatta eccezione per la specie Haliphron atlanticus (che ha soltanto 7 tentacoli con un ottavo nascosto ed utilizzato soltanto per la riproduzione e per fecondare le uova del Polpo femmina; inoltre, come deducibile dal nome, vive nell’Oceano Atlantico in acque calde ed è inoltre una delle specie di polpo più grandi in natura. Infatti può raggiungere misure incredibili, ovvero i 3,5 metri di lunghezza e i 75 chilogrammi di peso. Anche se il Polpo più grande conosciuto è l’Enteroctopus dofleini che può raggiungere i 4 metri di lunghezza e superare i 75 chilogrammi di peso, è infatti chiamato anche Polpo Gigante Del Pacifico e vive nel Nord-Pacifico), con due file di ventose (come per esempio nei Polpi) oppure con una fila di ventose (come per esempio nei Moscardini). Ritornando al Polpo Napoletano, va detto che è caratterizzato da dimorfismo sessuale, ovvero che gli esemplari maschi e gli esemplari femmine hanno notevoli dimensioni differenti, infatti nel Polpo Argonauta il maschio è grande soltanto 2 centimetri, mentre le femmine sono grandi 30 centimetri. Inoltre per proteggere le uova, le femmine di questa specie creano una vera e propria conchiglia calcarea (ovvero formata dal minerale calcite, costituito dal carbonato di calcio neutro) chiamata ooteca oppure ovoteca (nome anche degli altri involucri creati da vari animali per proteggere le uova), bellissima, così somigliando ai polpi ancestrali (ovvero primitivi) e al Cefalopode considerato un “fossile vivente” Nautilus. Proprio grazie a questa particolare conchiglia deriva anche il suo nome, infatti i tentacoli di quel Polpo somigliano a dei remi e la conchiglia invece somiglia ad una nave per galleggiare sull’acqua; il tutto ricordando la Nave Argo utilizzata proprio dagli Argonauti, i 52 mitici eroi greci, della universalmente importante Mitologia Greca, che, guidati dal Leggendario Giasone, si imbarcarono sulla Nave Argo alla conquista del vello d’oro (un manto dorato in grado di curare tutte le ferite); è curioso sapere anche che in quell’importantissima mitologia gli Argonauti passarono proprio anche nei pressi di Napoli, infatti si racconta che passarono anche presso l’Arcipelago De “Li Galli”, conosciuto già in età molto antica ed attualmente situato nel bellissimo Comune Di Positano, della Bellissima Provincia Di Salerno, quindi vicino al Golfo Di Napoli visto che quell’arcipelago è situato nel bellissimo Golfo Di Salerno. Questo arcipelago è molto particolare, ha anche alcune importanti strutture archeologiche di antiche torri di difesa contro i pirati datate del 1300 circa ed è formato da 3 isole chiamate “La Castelluccia”, “Gallo Lungo” e “La Rotonda”; è curioso osservare la forma di delfino del’isola “Gallo Lungo”. Da tutte queste stranezze sono nate anche delle storie di Sirene che vivevano e vivono presso tale arcipelago nei suoi fondali e che col loro canto ammaliavano i marinai facendo affondare le navi; il termine “Li Galli” non è casuale, infatti in passato si pensava che le sirene fossero metà umane e metà a forma di gallo; solo successivamente sono state poi classificate come metà umane e metà pesce. E proprio presso questo arcipelago passarono gli Argonauti che, resistendo al canto delle sirene, riuscirono a salvarsi e ad attraversare quella zona di mare; è curioso sapere che anche un’altra nave della stessa mitologia è riuscita a salvarsi dalla sirene di questo arcipelago, ovvero la Nave Di Ulisse di ritorno dalla guerra di Troia. Parlando di nuovo quindi del Polpo Argonauta, non si tratta soltanto di un semplice Animale, ma anche di un vero e proprio essere che ha un qualcosa di magico che rende la vita ancor più affascinante.

Ecco un’immagine del Polpo Argonauta (fonte):

Argonauta argo

Ecco anche un’immagine dell’Arcipelago De Li Galli (fonte):

Arcipelago De Li Galli

Ecco un’immagine satellitare del Golfo Di Napoli con isole e con uno scorcio a Sud del Golfo Di Salerno (fonte):

Immagine Satellitare Del Golfo Di Napoli Con Isole E Con Uno Scorcio A Sud Del Golfo Di Salerno

Questo concorso, con il suo immenso fascino, merita comunque ulteriore successo perché può aiutare a far comprendere a tutti e alla portata di tutti, anche divertendosi dando dei propri voti, il valore della Scienza, anche appassionarsi ad essa e farsi affascinare dagli spettacoli della realtà e della meraviglia più importante dell’Universo: ovvero la vita; al prossimo anno quindi, sperando nella nuova candidatura e nella vittoria del Cymbulia peronii ed anche di altri Cefalopodi e Polpi.

Al prossimo anno allora e ricordatevi sempre di far valere la Scienza vera.

Per finire, l’importanza di quel concorso è quindi anche data dal fatto che oltre al valore dello Studio dei Molluschi si unisce anche il fatto di mostrare agli utenti le meraviglie della Natura, in particolare della Biologia, oltre che e comprendere ancor di più anche sul valore della stessa vita.