Dita raggrinzite se si resta troppo in acqua, ecco spiegato il motivo

Le dita raggrinzite aiutano ad avere una presa migliore in acqua, ma ecco perché assumono questa “forma”.

dita raggrinzite
Fonte: Twitter/ @CuriositaUniche

A tutti sarà capitato, soprattutto da bambini al mare in estate, di rimanere molto tempo in acqua e ritrovarsi con le dita raggrinzite, uno strano fenomeno che le mamme determinavano come indicativo appunto del troppo tempo a mollo invitandoci ad uscire subito. In realtà non è questa la spiegazione, e la realtà vi stupirà: la pelle delle dita raggrinzisce in acqua per via dell’evoluzione! In pratica il nostro corpo cerca di adeguarsi ad una situazione diversa dal solito per rendere possibile la presa su oggetti e superfici, e dunque la nostra sopravvivenza in acqua.

Qualche anno fa una ricerca dell’Università di Newcastle pubblicata su Royal Society journal Biology Letters ha chiarito la situazione e spiegato il perché di questo strano fenomeno, controllato dal sistema nervoso e sempre reversibile. Gli esperti hanno osservato che tra alcuni volontari immersi in acqua quelli con le dita raggrinzite riuscivano a maneggiare meglio oggetti in marmo e a farli passare in meno tempo attraverso alcune fessure.

Ma in pratica cosa succede al nostro corpo? La pelle si raggrinzisce perché si gonfia d’acqua in quanto lo strato corneo, la parte più superficiale della pelle, è costituito da cheratina, una proteina che per si lega all’acqua e alle sostanze grasse. Essa dunque quando stiamo troppo tempo nell’acqua la assorbe e si gonfia, cosa che non accade invece negli strati sottostanti della pelle. E siccome lo strato corneo diventa poi più grande rispetto alla superficie sottostante, ecco che forma delle pieghe.

Come molti sanno anche capelli e unghie sono ricchi di cheratina, e reagiscono all’immersione in acqua in maniera diversa ma secondo lo stesso principio, assorbendola: poiché hanno una struttura differente le unghie diventano più morbide e i capelli più ricci.