India: uomo tiene braccio destro alzato da più di 10 anni, ecco il motivo [VIDEO]

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Fonte: Twitter/@ilsussidiario

Nella religione cattolica cristiana siamo a conoscenza di uomini e donne, soprattutto in passato, che hanno mortificato le loro carni per offrire il loro dolore al Signore. Ma ci sono anche altre religioni in cui il credente offre qualche sacrificio al suo Dio.

Nei giorni scorsi è circolata la notizia di un uomo indiano, Mahant Radheypuri Juna Akhara, che ha tenuto un braccio alzato sopra la testa per oltre 10 anni.  Mahant è un sadhus, un asceta che si è allontanato dalla società ed ha abbandonato ogni comfort. Il suo gesto è un modo di onorare una divinità. Nel video diventato virale su Twitter infatti l’uomo confessa di aver assunto questa posizione come sacrificio per onorare un dio del suo credo, l’Induismo, in modo chevquesto si potesse accorgere di lui.

Il problema è che dopo tutto questo tempo il braccio è rimasto bloccato, e l’uomo dice di non riuscire nemmeno più a sentirlo. Ma Mahant Radheypuri Juna Akhara non è il primo a compiere un simile gesto, c’è un precedente. Si tratta di un altro sadhu, Amar Bharati, che è riuscito a tenere il braccio alzato per ben 38 anni. A quanto detto il difficile è affrontare i primi anni, dopodiché i muscoli del braccio si atrofizzano.

Alcuni infatti sostengono che non solo la circolazione sanguigna alla mano sia ormai integralmente interrotta, ma addirittura che non potrà mai più abbassare il braccio e che non tornerà mai più come prima in quanto la cartilagine del gomito si è seccata.

Amar Bharati in un’intervista su History of Yesterday, ha dichiarato circa il suo gesto: “Non chiedo molto. Perché combattiamo i nostri figli l’uno contro l’altro? Perché c’è così tanto odio e inimicizia tra di noi? Voglio solo che tutti gli indiani e il mondo intero vivano in pace l’uno con l’altro”.