Cancro ai polmoni: scoperta una pillola che riduce il rischio di morte, risultati impressionanti 

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Fonte: retehphitalia.it

Lo scorso weekend è stata pubblicata un’interessante ricerca che ha prodotto straordinari ed impressionanti risultati ottenuti da una pillola che riduce a metà il rischio di morte per il cancro ai polmoni. Questa pillola si chiama osimertinib ed è in grado di dimezzare il rischio di morte in un arco di cinque anni nelle persone che l’hanno somministrata e che hanno l’intervento chirurgico. Il trattamento è destinato a pazienti i cui tumori comportano un tipo comune di mutazione.

La pillola, che viene assunta dopo un intervento chirurgico che prevede la rimozione del tumore, ha dimostrato, in uno studio pubblicato ad inizio settimana sul New England Journal of Medicine, di ridurre il rischio di morte del 51% dei pazienti in tutto il mondo. Come ha dichiarato al ‘Guardian Roy Herbst’ il vice-direttore dello Yale Cancer Center e autore principale dello studio: “Trent’anni fa non c’era nulla che potessimo fare per questi pazienti. Adesso abbiamo questa potente droga. Il 50% è un grosso problema in qualsiasi malattia, ma certamente in una malattia come il cancro del polmone, che in genere è stato molto resistente alle terapie”.

Dallo studio dei possibili impatti del farmaco osimertinib, i ricercatori lo hanno testato su circa 682 pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule provenienti da 26 paesi in tutto il mondo e tutti di età compresa tra 30 e 86 anni. Di questi pazienti, 339 hanno ricevuto in modo casuale la pillola prodotta da AstraZeneca, mentre 343 hanno ricevuto un placebo. Dai risultati emersi dallo studio, i ricercatori hanno rivelato che dopo cinque anni, il gruppo non placebo ha osservato un tasso di sopravvivenza dell’88%. Si tratta di un enorme e sorprendente successo rispetto al gruppo placebo, che ha visto invece un tasso di sopravvivenza abbastanza inferiore del 78%.

Nathan Pennell, un esperto dell’American Society of Clinical Oncology, ha spiegato al ‘Guardian’: “È difficile trasmettere quanto sia importante questa scoperta e quanto tempo ci sia voluto per arrivare qui. Questo mostra un miglioramento inequivocabile e altamente significativo della sopravvivenza”.

Infine, Angela Terry, presidente dell’ente benefico per il cancro del polmone ‘EGFR Positive UK’, ha dichiarato al Guardian: “Un tasso di sopravvivenza globale a cinque anni dell’88% è una notizia incredibilmente positiva. Avere accesso a un farmaco la cui efficacia è dimostrata e i cui effetti collaterali sono tollerabili significa che i pazienti possono essere sicuri e in grado di godere di una buona qualità della vita più a lungo”.