Le differenze di altezza tra uomini e donne nel neolitico: un’analisi culturale

Uno studio sulle popolazioni neolitiche suggerisce che le differenze di altezza tra i sessi potrebbero essere state influenzate da fattori culturali.

Una foto di arte rupestre neolitica raffigurante una fila di figure umane in diverse pose insieme a figure che assomigliano a uccelli.

Le donne neolitiche nell’Europa centro-settentrionale erano più basse degli uomini, ma questo non può essere spiegato dalla genetica o dalla dieta. Quindi cosa stava succedendo qui? (MilenG/Shutterstock.com)

Uno studio condotto su antiche popolazioni neolitiche dell’Europa settentrionale suggerisce che le differenze di altezza tra uomini e donne potrebbero essere state influenzate da fattori culturali. Secondo i ricercatori, i fattori genetici e dietetici da soli non sono sufficienti a spiegare queste differenze. L’altezza è considerata un indicatore di salute e il fatto che le persone neolitiche non raggiungessero il loro potenziale di altezza genetica potrebbe indicare problemi ambientali o dietetici avversi. Per indagare su questo argomento, i ricercatori hanno analizzato i dati di 1.535 individui dell’era neolitica, utilizzando il DNA antico, l’analisi degli isotopi stabili, la paleopatologia e le misurazioni scheletriche. I risultati hanno mostrato che le persone che vivevano nell’Europa centro-settentrionale avevano livelli più elevati di stress ambientale, indipendentemente dal sesso, ma le donne erano più basse degli uomini nonostante avessero gli stessi punteggi genetici. Questo suggerisce l’esistenza di preferenze culturali che favorivano il recupero degli uomini dallo stress. Al contrario, nelle popolazioni mediterranee, la differenza di altezza tra i sessi era ridotta, indicando l’assenza di tali preferenze culturali. Gli autori dello studio ipotizzano che gli effetti dello stress ambientale nel Nord siano stati modulati dalla cultura. Sebbene non sia chiaro quali siano stati esattamente questi fattori culturali, altre ricerche hanno dimostrato che la cultura può proteggere gli uomini dai fattori ambientali, creando vulnerabilità per le donne. Gli autori suggeriscono che le differenze culturalmente mediate abbiano portato a risposte specifiche al sesso allo stress nell’Europa centrale neolitica, che hanno portato direttamente a una minore statura femminile o, più probabilmente, hanno favorito la crescita di recupero nei maschi. Tuttavia, il limite di questo studio è rappresentato dalla quantità limitata di dati archeologici disponibili. Nonostante ciò, i ricercatori ritengono che i loro metodi potrebbero essere estesi ad altre popolazioni e periodi temporali per esplorare ulteriormente gli effetti della cultura umana sulla variazione biologica. Lo studio è stato pubblicato su Nature Human Behaviour.

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