Gli effetti dei geni Neanderthal sul ritmo circadiano umano

Uno studio rivela che i frammenti di DNA Neanderthal influenzano il controllo dei geni circadiani negli esseri umani moderni, aumentando la propensione ad essere persone mattiniere.

Neanderthals primordiali in piedi fuori da una caverna al mattino.

Notate come non trovino mai orologi da sveglia fossilizzati, solo per dire. (Gorodenkoff/Shutterstock.com)

Secondo una nuova ricerca, l’opposto di un gufo notturno non è un’allodola mattiniera, ma un Neanderthal. Uno studio condotto da John Capra, professore associato di epidemiologia e biostatistica presso l’Università della California, San Francisco, ha analizzato i frammenti di DNA di Neanderthal presenti nei genomi umani moderni e ha scoperto una tendenza sorprendente. Molti di questi frammenti influenzano il controllo dei geni circadiani negli esseri umani moderni, aumentando la propensione ad essere persone mattiniere.

Tuttavia, è importante chiarire che questo non significa che i Neanderthal fossero meno evoluti dei nostri antenati. Al contrario, è un vantaggio evolutivo. Quando gli esseri umani si sono evoluti nell’Africa tropicale, la durata del giorno era di circa 12 ore. Ma più ci si sposta verso nord, più i giorni si accorciano in inverno, quando il cibo è scarso. Quindi, ha senso iniziare a raccogliere cibo non appena c’è luce per lavorare.

Quando gli Homo sapiens si sono diffusi dall’Africa verso l’Europa e l’Asia, hanno incontrato i Neanderthal e i Denisovani, due specie di ominidi arcaici che vivevano già da oltre 400.000 anni in quelle regioni. Durante questo periodo, i Neanderthal hanno sviluppato alcune specializzazioni genetiche per adattarsi ai loro climi settentrionali, come una maggiore resistenza a malattie specifiche o tonalità di pelle più chiare per far fronte alla mancanza di luce solare.

Quando gli Homo sapiens si sono incrociati con i Neanderthal, hanno ereditato alcuni di questi geni specializzati. Anche se molte delle varianti genetiche arcaiche sono state eliminate nel corso delle generazioni, alcune sono rimaste. Tra i tratti che possiamo attribuire ai Neanderthal ci sono un naso più grande, una soglia del dolore più bassa e una maggiore vulnerabilità al COVID-19.

Un fattore ambientale che può influenzare l’evoluzione è l’esposizione alla luce. Alle latitudini più elevate, dove i giorni invernali possono essere privi di sole, è vantaggioso avere un orologio biologico flessibile che si adatti alle variazioni stagionali dei livelli di luce. Questo è ciò che i Neanderthal hanno sviluppato nel corso del tempo.

Essere una persona mattiniera non significa necessariamente avere una discendenza Neanderthal, poiché ci sono molti altri fattori che influenzano il nostro ritmo circadiano. Tuttavia, la scoperta di Capra merita ulteriori approfondimenti e potrebbe essere estesa ad altri tratti arcaici. Utilizzando il DNA antico, gli studi genetici su larga scala e l’intelligenza artificiale, i ricercatori sperano di scoprire ulteriori differenze genetiche tra Neanderthal ed esseri umani moderni e di esplorare gli effetti di queste varianti genetiche su altri tratti adattivi.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Genome Biology and Evolution.

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