DeepSouth: Il nuovo supercomputer che simula un cervello umano a piena scala

L’Università di Western Sydney presenta DeepSouth, un supercomputer in grado di eseguire 228 trilioni di operazioni sinaptiche al secondo, simili all’attività dei neuroni nel cervello umano. Grazie al suo design neuromorfico innovativo, DeepSouth cambierà il modo in cui comprendiamo e sviluppiamo applicazioni avanzate.

immagine concettuale di un supercomputer in un corridoio con sovrapposti cervelli umani al neon

I supercomputer non sono mai stati in grado di emulare la velocità di elaborazione del cervello umano combinata con la sua efficienza – fino ad ora. (Gorodenkoff/Shutterstock.com)

L’Università di Western Sydney ha presentato il suo nuovo supercomputer, chiamato DeepSouth, che sarà in grado di simulare un cervello umano a piena scala. Questo supercomputer sarà in grado di eseguire 228 trilioni di operazioni sinaptiche al secondo, paragonabile al livello di attività dei neuroni interconnessi nel cervello umano. Questo risultato è stato possibile grazie al suo design neuromorfico innovativo.

Secondo il professor André van Schaik, direttore del Centro Internazionale per i Sistemi Neuromorfici presso l’Università di Western Sydney, il progresso nella comprensione di come i cervelli calcolino è stato ostacolato dalla mancanza di capacità di simulare reti cerebrali su larga scala. Le simulazioni di reti neurali su computer standard utilizzando GPU e CPU multicore sono state troppo lente ed energeticamente intensive. DeepSouth cambierà questa situazione, poiché il cervello umano è un sistema altamente efficiente dal punto di vista energetico.

Rappresentazione artistica di DeepSouth, supercomputer con accenti rossi su sfondo che rappresenta le reti cerebrali umane in rosso

Un’immagine concettuale di DeepSouth. (ICNS/Western Sydney University)

Il supercomputer Frontier dell’Oak Ridge National Laboratory, considerato il più veloce al mondo, richiede 22,7 megawatt per funzionare, mentre il cervello umano può operare alla stessa velocità con soli 20 watt. DeepSouth permetterà ai ricercatori di esplorare il calcolo in modo meno avido di energia.

Il design neuromorfico di DeepSouth è fondamentalmente diverso da quello dei computer tradizionali, che hanno unità di elaborazione e memoria separate. Il circuito neuromorfico di DeepSouth si basa su reti di processori semplici che lavorano in parallelo, imitando il modo in cui i neuroni nel cervello possono scattare contemporaneamente tramite sinapsi.

DeepSouth sarà facilmente riprogrammabile utilizzando il linguaggio di programmazione Python e sarà utilizzato per sviluppare applicazioni di calcolo su scala cerebrale in diversi campi, come la sensoristica, la biomedicina, la robotica, lo spazio e l’intelligenza artificiale su larga scala. Questo supercomputer potrebbe anche beneficiare della ricerca nel campo delle neuroprotesi e delle interfacce cervello-computer.

DeepSouth sarà messo in linea nell’aprile 2024 e rappresenterà un importante passo avanti nella comprensione del cervello umano e nello sviluppo di applicazioni avanzate.

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