Una tragica morte durante il parto nell’antico Egitto

Parto gemellare di antiche mummie egiziane

Un parto podalico potrebbe essere stata la causa della tragedia. (Andrea Izzotti/Shutterstock.com)

I resti mummificati di una ragazza adolescente che morì durante il parto nell’antico Egitto sono stati analizzati dai ricercatori. L’analisi ha rivelato che la giovane madre in attesa stava partorendo dei gemelli quando morì. Purtroppo, il parto ha avuto complicazioni e la testa del primo bambino si è bloccata nel canale del parto, causando la morte di entrambi i neonati e della madre. Si stima che la giovane donna avesse tra i 14 e i 17 anni al momento della morte e fu scoperta nel 1908 nel cimitero di El Bagawat nell’oasi di Kharga in Egitto. Le note dell’epoca indicano che fu trovata con un feto e una placenta tra le gambe, suggerendo che fosse morta a causa di complicazioni ostetriche.

Un nuovo studio ha condotto tomografie computerizzate (TC) del corpo della mummia per determinare cosa potesse essere andato storto. Le scansioni hanno rivelato la presenza di un secondo feto nella cavità toracica della donna, indicando che era incinta di gemelli. Inoltre, i ricercatori hanno notato che il bambino posizionato tra le gambe della donna era privo di testa. Dopo un’osservazione più attenta, è emerso che la testa del bambino era ancora incastrata nel bacino della madre, suggerendo che il feto fosse stato decapitato durante il processo di parto.

La spiegazione più probabile per questo risultato orribile è che il bambino sia nato in posizione podalica, cioè con i piedi per primi. Durante i parti podalici, i bambini a volte possono svincolare la testa dal petto, rendendo più difficile il passaggio attraverso il canale del parto. In casi rari, ciò può portare a una traumatica decapitazione fetale, come nel caso di questa giovane madre.

Gli autori dello studio concludono che la causa della morte è stata l’intrappolamento della testa del bambino nel canale del parto a causa della presentazione podalica del feto durante il parto. Per quanto riguarda il secondo feto, i ricercatori sospettano che gli imbalsamatori potrebbero non essere stati a conoscenza della gravidanza gemellare della donna e quindi non l’hanno rimosso dal suo corpo prima di mummificarla. Durante il processo di mummificazione, il feto non nato potrebbe essersi spostato dalla sua posizione originale nell’utero alla cavità toracica a causa del dissolvimento del diaframma della mummia.

Questo studio conferma ancora una volta quanto fosse pericolosa la gravidanza, il parto e il parto nell’antico Egitto, specialmente in caso di parti gemellari. I parti gemellari erano considerati altamente indesiderabili e spesso venivano protetti con incantesimi e incantesimi. Un antico papiro noto come Decreto Amuleto Oracolare contiene un incantesimo che sottolinea questa paura dei gemelli, affermando che proteggerà dalla nascita di Horus, da un parto irregolare e dalla nascita di gemelli.

Lo studio, comprese le immagini della mummia, è stato pubblicato nell’International Journal of Osteoarchaeology.

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