Il Record Mondiale di Resistenza in Volo: L’Epica Impresa di Timm e Cook

Nel 1958-1959, Timm e Cook stabilirono un record volando per 64 giorni senza sosta su Las Vegas. Un’impresa di audacia e perseveranza nella storia dell’aviazione.

Durante il loro record-breaking endurance flight, il Cessna 172 di Timm e Cook fa un avvicinamento ravvicinato per il rifornimento nel 1959.
Durante il loro record-breaking endurance flight, il Cessna 172 di Timm e Cook fa un avvicinamento ravvicinato per il rifornimento nel 1959. (Archivio del Museo dell’Aria e dello Spazio di San Diego/Flickr (Nessuna restrizione conosciuta sul copyright))

Quando ti prepari per un volo a lungo raggio, rifletti sulla straordinaria impresa compiuta da Robert Timm e John Cook nel 1958-1959. I due piloti stabilirono un record mondiale volando senza interruzioni per 64 giorni, 22 ore e 19 minuti su Las Vegas, atterrando il 7 febbraio 1959. Durante questo epico viaggio, coprirono una distanza di 240.000 chilometri (150.000 miglia), equivalente a oltre sei giri intorno alla Terra. Questo record di resistenza in volo è rimasto imbattuto per 65 anni, sfidando persino gli aeromobili autonomi non pilotati.

Nel 2022, un drone alimentato a energia solare chiamato Zephyr si avvicinò al record, ma alla fine precipitò dopo 64 giorni, 18 ore e 26 minuti, mancando il traguardo per meno di 4 ore. La storia dietro questo straordinario volo è un mix di ambizione, ingegno e coraggio.

Nel 1956, l’Hacienda Hotel and Casino aprì le sue porte sulla Las Vegas Strip a Paradise, Nevada. Per promuovere l’apertura, i proprietari decisero di dipingere il nome dell’hotel su un aereo e utilizzarlo per completare il record di resistenza in volo più lungo. Il compito fu affidato a Timm, un ex pilota di bombardieri della Seconda Guerra Mondiale diventato meccanico di slot machine presso l’hotel.

L’aereo scelto per l’impresa era un Cessna 172, un piccolo monomotore che subì numerose modifiche per renderlo idoneo al volo prolungato, inclusa l’installazione di un serbatoio ventrale da 95 galloni per carburante extra. Tuttavia, la sfida più grande era il rifornimento in volo, un’operazione complessa che richiedeva precisione e abilità aeronautica.

Il primo tentativo di Timm fallì a causa di guasti meccanici, ma non si arrese. Con Cook, un meccanico aereo, partì per un quarto tentativo il 4 dicembre 1958 da Las Vegas e rimase in volo per oltre 64 giorni. Durante il viaggio, effettuavano i rifornimenti su una strada rettilinea lungo il confine tra California e Arizona, dove un veicolo seguiva l’aereo per il rifornimento.

La coppia affrontò sfide quotidiane, compreso il bisogno fisiologico, risolto con un bagno pieghevole e sacchetti gettati nel deserto. Dormivano a turno su un materasso nella piccola cabina, mentre Cook teneva un diario che rifletteva lo stress e la fatica accumulati nel corso della missione.

L'aereo Cessna 172 di Timm e Cook è in mostra nel terminal passeggeri dell'Aeroporto Internazionale McCarran di Las Vegas.
L’aereo Cessna 172 di Timm e Cook è in mostra nel terminal passeggeri dell’Aeroporto Internazionale McCarran di Las Vegas.
AdolfGalland/Flickr (CC BY-NC-ND 2.0 DEED)

Nonostante i momenti critici, come quando Timm si addormentò al volante o il guasto del pilota automatico, i due piloti perseverarono fino al 65° giorno, quando decisero di concludere l’impresa. Il record rimase saldamente loro e li consacrò nella storia dell’aviazione.

Robert Timm morì nel 1976 e John Cook nel 1995, ma il loro coraggio e determinazione nel 1959 rimangono un esempio di audacia e perseveranza. Il volo record di Timm e Cook è un’impresa straordinaria, ancor più considerando la vicinanza nel tempo al primo volo dei fratelli Wright. Tali imprese, tuttavia, non sono prive di sacrifici e sfide.

Quando Cook fu chiesto se avrebbe considerato un altro volo di resistenza, scherzò dicendo che preferiva chiudersi in un bidone della spazzatura con un aspirapolvere acceso piuttosto che affrontare un’altra avventura simile. La loro storia rimane un capitolo indelebile nella storia dell’aviazione, un tributo alla determinazione umana e alla ricerca dell’eccezionale.

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