Leishmaniosi del cane: che cos’è e come si previene

Con l’arrivo della bella stagione, è normale che si trascorra più tempo all’aria aperta in compagnia di Fido. Lunghe passeggiate ed escursioni, tuttavia, aumentano il rischio di esser punti da zecche, pulci, pappataci, etc. Che aumentano il rischio di contrarre la leishmaniosi. Essendo una patologia molto infima e pericolosa, conviene saperne di più onde evitare di farsi trovare impreparati.

Come si trasmette la leishmaniosi

La leishmaniosi è una malattia infettiva a carattere parassitario rischiosissima per i cani. La sua trasmissione è legata alla puntura dei flebotomi, detti comunemente pappataci. Le punture di questi insetti simili a delle piccole zanzare di colore chiaro e marroncino, trasmettono il parassita Leishmania Infantum appartenente alla famiglia dei protozoi. La leishmaniosi è una patologia pericolosa per i cani che assume a carattere cronico tanto da dover sottoporre il cane a continui controlli le cui spese sanitarie sono coperte dall’assicurazione Assur O’Poil. Per scoprire di più sull’assicurazione per cani e gatti che riduce le spese e facilitare l’accesso alle cure veterinarie, visita questo link adesso.

I pappataci amano i climi umidi e caldi, motivo per cui si diffondono nelle aree mediterranee oltre a quelle tropicali e subtropicali. Sono insetti stagionali che escono allo scoperto nei mesi più caldi, cioè da aprile a ottobre. Sono attivi soprattutto nelle ore serali e notturne durante le quali la guardia deve esser più alta.

I piccoli insetti ematofagi si nutrono di sangue, sia di cane che di umani, e possono esser ancora più infimi delle zanzare perché più piccoli e silenziosi. La leishmaniosi è una malattia che si può classificare come zoonosi perché trasmessa dall’animale all’uomo ma le conseguenze sono notevolmente più gravi per gli amici a 4 zampe. Infatti, è il cane il mezzo preferenziale dell’infezione che quindi va protetto adeguatamente.

I sintomi della leishmaniosi

La leishmaniosi è una malattia che ha sintomi più o meno gravi, in base al livello di contagio e al progresso della malattia stessa. Purtroppo, il periodo d’incubazione della malattia è molto variegato, da alcuni mesi fino ad anni. Quando la leishmaniosi si diffonde nel circolo sanguigno del cane, le manifestazioni sono piuttosto generalizzate perché colpiscono più organi.

Di solito, si osservano delle lesioni cutanee come dermatiti, ulcerazioni, alopecia e lesioni oculari che colpiscono cornea, sclera, congiuntiva. È possibile notare anche epistassi, cioè sangue dal naso, assieme all’ingrossamento dei linfonodi. Il cane può altresì perdere peso, che ci sia appetito oppure no, avere la febbre e apparire letargico. I cani che hanno la leishmaniosi sviluppano anche patologie renali che ne compromettono il funzionamento. Di solito, è proprio per colpa dell’insufficienza renale cronica che l’animale con leishmaniosi arriva al decesso.

Purtroppo, a volte può addirittura succedere che la leishmaniosi sia asintomatica, motivo che rallenta ancora di più la cura e quindi comporta un maggiore rischio di decesso dell’animale.

Come prevenire la leishmaniosi

L’unico modo per contrastare la leishmaniosi è la diagnosi precoce che va fatta dal medico veterinario. Oltre a controlli periodici dal veterinario, gioca un ruolo fondamentale la prevenzione. Per evitare le punture di pappataci, si possono usare sia repellenti sia collari antiparassitari che limitano anche le punture di zecche e pulci nel cane.