In Cile, paese del Sud America noto per frequenti scosse di terremoto (ad Aprile scorso c’è stato il più forte terremoto del 2014, con magnitudo 8.4 Richter davanti alla città di Iquique, un terremoto che avrebbe causato devastazione in ogni paese nel mondo, ma che grazie ai criteri antisismici del Cile, ha causato solamente la morte di 5 persone), si sta consumando una delle più forti eruzioni vulcaniche degli ultimi mesi nel mondo. Ad eruttare è il vulcano Villarrica, uno stratovulcano distante circa 800 chilometri dalla capitale Santiago del Cile, con esplosioni che sulla sommità del vulcano sono iniziate alle ore 03:00 di questa notte (le 07:00 ore italiane).
Il vulcano Villarrica è tornato in fase di eruzione dopo 15 anni, e grazie alla rete di monitoraggio delle autorità cilene, è scattato l’allarme rosso, con conseguente evacuazione di circa 3.300 persone che vivono proprio alle pendici del vulcano. Subito dopo la prima esplosione, una densa colonna di cenere si è stagliata sopra al cratere, raggiungendo un’altezza di circa 4-5 chilometri. Sono state rilevate scosse di terremoto e le autorità hanno chiuso diverse strade, in quanto sono stati segnalati abbondanti flussi di lava che stanno scendendo a valle. Quella in atto sul vulcano Villarica, in Cile, potrebbe essere una delle eruzioni più forti da molti mesi, forse da alcuni anni (escluse quelle nel Kamchatka, Russia, in quanto spesso le rilevazioni sono poco accurate, a causa della notevole distanza dei vulcani più pericolosi dai centri abitati).