Genetica: metà degli europei ha un progenitore in comune

Una mappatura genetica dai risultati davvero clamorosi quella realizzata dai ricercatori del Wellcome Trust Sanger Institute e pubblicata sulla pagine della rivista Nature Genetics. Sarebbe un re vissuto nella lontanissima Età del Bronzo, un’epoca che va dal 3.500 al 1.200 a.C, il progenitore di quasi la metà degli abitanti dell’Europa occidentale. Una ricerca accurata quella dei ricercatori che sono andati a ritroso nella storia genetica di ben 1.244 persone risalendo ad un unico antenato, vissuto ben 4.000 anni fa. Una personalità senza dubbio importante in un’epoca in cui l’evoluzione dell’uomo comportava le prime differenziazioni sociali.

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Genetica: metà degli europei ha un progenitore in comune

Non più società preistoriche egualitarie, ma sistemi sociali complessi diretti da strette elite di dominatori. E proprio a queste categorie sociali avrebbe potuto appartenere questo nostro progenitore. Una sorta di antichissimo re che, per la propria posizione sociale, avrebbe potuto inseminare un gran numero di donne. Una predominanza materiale, ma anche una sorta di controllo della riproduzione, avrebbe caratterizzato l’uomo dell’epoca: un comportamento non molto dissimile registrato, fino a pochi anni fa, in Africa. Erano  cinquecento i figli generati dal re Abumbi II in Camerun, mentre in Asia si calcola che una percentuale dell’8% della popolazione discenda da Gengis Khan.