Allergie: importante novità da recenti ricerche sugli allergeni

È di recente comunicazione la scoperta di un team di ricercatori dei Centri associati di allergologia molecolare (Caam), l’Allergy Data Laboratories (Adl) e dell’azienda austriaca MacroarrayDx, secondo cui sarebbe possibile testare ben 150 allergeni in sole 4 ore grazie a metodiche super avanzate e di recente scoperta. A capo del team di ricercatori vi sarebbe Maria Antonietta Ciardiello dell’Istituto di bioscienze e biorisorse CNR di Napoli. Faber​, questo il nome preso dal sistema di testing, sarebbe in grado, secondo i suoi creatori, di identificare questi 150 allergeni ed il loro grado di attività combinando in modo assolutamente semplice ed immediato ben 244 preparazioni allergiche (122 molecole e 122 estratti caratterizzati) attraverso un unico e solo test sierologico. Quanto detto testimonia il grande impegno della comunità scientifica per far fronte ad un problema quantomai attuale di difficile inquadramento: quello delle allergie. Le allergie, infatti, come ufficialmente affermato dall’OMS, sono considerate vere e proprie patologie non contagiose fuori controllo che di recente avrebbero raggiunto il proprio picco di incidenza. Sarebbe infatti in fase di sperimentazione avanzata una probabile causa eziologica delle patologie autoimmuni su base allergica. Basti pensare che oltre il 40% della popolazione mondiale soffre di un qualsiasi disturbo allergico perlopiù riconducibile a fattori esterni come il clima, l’ambiente, le polveri, gli animali e così via. Faber è stato di fatto presentato al meeting annuale della European Academy of Allergology tenutosi ad Helsinki tra il 17 ed il 21 giugno, segnando di fatto una svolta vera e propria in quanto a diagnosi precoce delle patologie allergiche. Le modalità di esecuzione sarebbero anche piuttosto semplici, in quanto la preparazione al test non necessiterebbe di lunghi periodi di digiuno o particolari stress emotivi a carico del paziente, ciò grazie anche ai brevissimi tempi di refertazione previsti (circa 4 ore).

Allergie: importante novità da recenti ricerche sugli allergeni

Breve spunto sulle allergie

Le manifestazioni allergiche sono fenomeni inaspettati nella maggior parte dei casi e generalmente non sono preceduti da sintomi anticipatori, ragion per cui qualora si verificassero condizioni violente ci si troverebbe di fronte a vere e proprie emergenze mediche. Le allergie, spesso, sono legate anche a fattori di familiarità, se all’interno del nucleo familiare vi sono soggetti atopici (vale a dire allergici), ci sarà una seria probabilità di trasmissione. È importante dunque sapere riconoscere segni e sintomi dell’allergia per poterli riferire correttamente al medico specialista, il quale condurrà in maniera opportuna la diagnosi allergologica, al fine di individuare la causa e mettere in atto il trattamento adeguato per salvaguardare la salute del paziente. Esistono differenti tipi di test non sierologici ed opportuno, qualora si volesse saperne di più, leggere questi approfondimenti sulle allergie.

Le conseguenze

Lo shock anafilattico è la più grave manifestazione secondaria ad un’allergia, e compare in seguito ad un’ipersecrezione di istamina e testimonia una reazione abnorme del corpo umano verso uno specifico elemento. Conseguentemente, lo scatenamento induce una notevole liberazione di mediatori chimici in quasi tutti i distretti dell’organismo e soprattutto nel sistema vasale. La diffusa vasodilatazione causa una grave ipotensione e riduce l’apporto di ossigeno e di metaboliti ai tessuti, determinando uno shock che viene per l’appunto definito anafilattico, che può essere causa di morte.

Conclusioni

Va naturalmente compreso il ruolo essenziale che determinati test posso avere nella prevenzione e nel follow up di patologie a medio/alto rischio. In questo senso non ci resta che credere nella ricerca e nei grandissimi progressi che di recente stanno testimoniando il grande impegno e lavoro dei ricercatori di tutto il mondo.