Imprese, è ora di investire nell’ecommerce

Il futuro dell’imprenditoria, non solo italiana, è sempre più “virtuale“: basta guardare ai volumi generati dall’ecommerce per capire che è proprio sul Web che bisogna investire per tentare di essere competitivi nei prossimi anni e non perdere il treno dello sviluppo.

Cresce la domanda

I numeri parlano chiaro: oggi al mondo ci sono circa 2,5 miliardi di utenti internet, e quasi 1,5 miliardi di loro fanno acquisti online; sempre guardando i risultati globali, l’eCommerce ha prodotto oltre duemila miliardi di euro, e finalmente anche nel nostro Paese qualcosa comincia a muoversi, visto che l’Italia sta muovendosi a un ritmo di crescita della domanda molto alto.

Le basi per lo sviluppo

Insomma, la trasformazione digitale è in pieno atto e il Made in Italy in ogni sua forma ne può beneficiare, sfruttando le potenzialità di questo sistema e investendo appunto nella realizzazione di un network per offrire servizi e prodotti attraverso Internet; il primo passo è proprio la realizzazione della struttura, obiettivo che si può raggiungere anche grazie al supporto di Flamenetworks, società attiva da anni nel settore ICT che propone importanti soluzioni di hosting ecommerce su cui fondare il proprio business.

Imprese, è ora di investire nell’ecommerce

L’eCommerce in Italia

Secondo le ultime statistiche, oggi in Italia il valore prodotto dall’eCommerce è di oltre 19 miliardi di euro, con una penetrazione del 5% e un tasso di crescita della domanda pari al 18%, uno dei più elevati al mondo. Ancor più importante è che i principali e-Shopper globali – ovvero gli acquirenti di Cina, Stati Uniti, Gran Bretagna, Giappone, Francia e Germania, che rappresentano più del 75% del mercato complessivo – riconoscono e ricercano il marchio Made in Italy come segno di qualità e di affidabilità.

Sale anche la spesa IT

Questa tendenza sembra aver già convinto un buon numero di piccole e medie imprese, lo zoccolo duro dell’economia italiana, a investire in innovazione e digitalizzazione per seguire un business fiorente e la trasformazione delle abitudini: Assintel report ha di recente analizzato l’andamento della spesa IT nel primo trimestre di quest’anno, registrando un nuovo incremento nel budget che le aziende hanno destinato a elementi come il dominio, server virtuali eccetera, che è salito quasi di 4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2016.

Cliente al centro

Inoltre, uno degli ambiti su cui si stanno concentrando maggiormente gli sforzi degli imprenditori è l’attenzione verso il cliente, in cui le stime sottolineano una crescita a doppia cifra e un giro d’affari pari a 4 miliardi, orientati sia sul binario dei social media che su quello della user experience.

Il mobile commerce

L’altra parola chiave del momento è “responsive“: un aggettivo che fa riferimento alla capacità di un sito web di adattarsi alle dimensioni del display del dispositivo utilizzato per la navigazione, ovvero pc desktop, notebook, smartphone e tablet. Oggi infatti chi intende avviare un business online non può non tenere in considerazione il sempre crescente impatto del mobile commerce, ovvero del volume di transazioni che avvengono attraverso dispositivi mobili.

Come si usa lo smartphone nell’eCommerce

Soltanto in Italia, lo scorso anno, il valore dello shopping online da smartphone e affini si è attestato intorno a 5 miliardi, cioè il 27% del mercato dell’E-commerce business to consumer del Belpaese. Oltre a questo aspetto di “finalizzazione” dell’acquisto, che aumenta il tasso complessivo di conversione, i consumatori italiani si caratterizzano anche per l’utilizzo del device in fase di pre-acquisto, per la raccolta d’informazioni o la comparazione dei prezzi: un fattore, questo, che motiva ancor di più lo sviluppo di siti mobile-friendly o di app specifiche per offrire i propri prodotti e servizi online.