Sepoltura spaziale: l’ultimo viaggio verso l’ignoto

Esplora le opzioni futuristiche per il trattamento dei cadaveri, come l’acquamation e la sepoltura spaziale. Nichelle Nichols e altri hanno scelto di far sparare le loro ceneri nello spazio, offrendo un’opportunità unica per rimanere in orbita intorno alla Terra o sulla Luna.

La Terra sopra la Luna.

Non un brutto posto per riposare. (Dima Zel/Shutterstock.com)

I tempi sono cambiati per quanto riguarda il modo in cui vengono smaltiti i cadaveri. Non siamo più nell’epoca in cui, dopo la morte, venivi gettato in una fossa comune insieme alle altre vittime della peste o catapultato contro i tuoi nemici. Oggi esistono molte opzioni disponibili per il trattamento del tuo corpo senza vita, come l’acquamation o il mondo spaventoso della criogenia. Una di queste opzioni, che sembra essere disponibile almeno dal 1994, è quella di far sparare le tue ceneri nello spazio. La società di sepoltura spaziale Celestis offre ai suoi clienti la possibilità di far lanciare i loro resti a bordo di voli spaziali, rilasciandoli per rimanere in orbita intorno alla Terra, essere inviati nello spazio profondo o restare per sempre sulla superficie della Luna. Nichelle Nichols, l’attrice che ha interpretato il tenente Uhura in Star Trek, è tra coloro che hanno scelto questa forma di sepoltura celestiale, insieme al creatore della serie Gene Roddenberry e all’astronauta L. Gordon Cooper. In un recente articolo del New York Times, alcuni individui che hanno optato per la sepoltura spaziale hanno condiviso le loro motivazioni, che vanno dalla paura dell’oscurità associata alla sepoltura al loro amore per l’ignoto. Una risposta particolarmente interessante è stata data dal professor di fisica Kenneth Ohm, che ha pianificato di inviare il suo DNA al polo sud lunare. Oltre a dare alla sua famiglia l’opportunità di pensare a lui quando guardano la Luna, Ohm lancia il suo DNA nello spazio anche per scopi pratici. Ha spiegato al New York Times che lo fa nel caso in cui esseri umani avanzati o civiltà aliene dovessero trovare il suo DNA tra 30-40.000 anni nel futuro e usarlo per qualcosa di emozionante. Ohm ha suggerito che gli alieni potrebbero avere un Ken Ohm posto in uno zoo intergalattico, ad esempio, o creare un esercito di cloni di Ken da distribuire nell’universo. È bello avere un sogno (presumibilmente non del tutto serio). Anche se è improbabile che gli alieni decidano di creare un esercito di cloni per ragioni sconosciute o incomprensibili, il lancio dei resti nello spazio include un servizio commemorativo e un tour del sito di lancio, seguito da un congedo che supera la semplice cremazione seguita da stuzzichini. [Fonte: Futurism]

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