Marte, terremoto registrato dalla sonda Insight: evento storico

Un sisma sul pianeta rosso: la sonda Insight della Nasa ha registrato un terremoto, un sussulto debole ma distinto che ufficializza la nascita di una nuova disciplina, la sismologia marziana.

Una scossa di terremoto è stata registrata su Marte. E’ sicuramente un evento storico, quello che sarà ricordato grazie al lavoro della sonda Insight della Nasa che, per la prima volta, ha rilevato un sussulto “debole ma distinto” sul pianeta rosso, segnale inequivocabile di un sisma avvenuto sul pianeta. E’ stato registrato dal sismometro Seis lo scorso 6 aprile e, secondo gli esperti, rappresenterebbe il primo sisma mai osservato su Marte, primo tassello per un percorso di esplorazione del “cuore” del pianeta. A tal proposito il lavoro dei ricercatori si concentra sul cercare di verificarne l’origine per avere la certezza che si sia verifcato all’interno del pianeta e dunque che non sia stato provocato da fattori esterni come il vento o altre interferenze. Bruce Banerdt della Nasa ha sottolineato che se questo venisse confermato, “segnerebbe la nascita di una nuova disciplina, la sismologia marziana”. La notizia è stata data dall’agenzia spaziale Cnes che si occupa della gestione dello strumento posto sul lander della Nasa, approdato su Marte nel mese di novembre 2018 con l’obiettivo di esplorarne la struttura interna. Philippe Lognonne, ricercatore all’istituto di fisica del globo a Parigi ha dichiarato: “Abbiamo aspettato il nostro primo sisma marziano per mesi. È così emozionante avere finalmente la prova che Marte è ancora sismicamente attivo. Non vediamo l’ora di condividere risultati dettagliati una volta che avremo studiato meglio l’evento e fatto un modello con i nostri dati”.

Il sismometro è stato installato nel mese di dicembre, completata a febbraio sistemando due scudi per proteggere i sensori posti all’interno dello strumento da venti e sbalzi di temperatura. Insight si occuperà anche di raccogliere dati meteo per ben due anni consecutivi così da studiare nel dettaglio le mutazioni stagionali e le tempeste di sabbia, diventando di fatto la stazione meteo più precisa del pianeta rosso.