Inconsueta proliferazione di alga tossica al sud, le zone colpite

L’alga tossica sta proliferando in maniera anomala sia sulla costa adriatica che su quella jonica. L’allarme di Arpa e i sintomi da non sottovalutare

C’è una certa preoccupazione per un’inconsueta fioritura di una specie di alga tossica che sta letteralmente invadendo alcune spiagge del litorale adriatico e jonico. E’ l’Agenzia regionale per l’ambiente a lanciare l’allarme attraverso il consueto bollettino emesso ogni quindici giorni e relativo al monitoraggio delle acque marine pugliesi, sia in superficie che nei fondali. Rilevando una contaminazione di alga tossica legata ad una fioritura tardiva, osservabile su una mappa interattiva pubblicata sul sito dell’Arpa nella sezione dedicata all’Ostreopsis ovata. Presente in quantità abbondanti a San Giorgio, dove è posizionata una centralina nel lido Trullo, con 784mila cellule a litro sul fondale e 64mila in colonna d’acqua. Ma l’allarme coinvolge anche Porto Badisco, nel Leccese, con quasi due milioni di cellule litro sul fondale e Torre Colimena, in provincia di Taranto, dove l’allerta è gialla.

L’Arpa ricorda che la proliferazione dell’alga avviene in presenza di una serie di specifici fattori ambientali ovvero alta pressione atmosferica e alte temperature unite a favorevoli condizioni di irraggiamento e mare calmo; qualora queste condizioni perdurino per almeno dieci giorni le probabilità di una massiccia diffusione dell’alga sono concrete. Ma di cosa si tratta? questo tipo di alga vive nei fondali costieri di natura rocciosa e in superficie si presenta con una colorazione anomala e in alcuni casi con chiazze schiumose color marrone-biancastro. I sintomi sono diversificati, dalle riniti alle faringiti, dalle bronchiti alle laringiti, dalla comparsa di febbre o dermatiti, fino alle congiuntiviti e il rischio aumenta in particolare dopo le mareggiate. Il suggerimento è dunque quello di evitare di stazionare lungo le coste rocciose durante le mareggiate, limitare il consumo di ricci di mare che brucano proprio sulle alghe e che dunque potrebbero accumulare la tossina. L’ordine dei medici ricorda inoltre di evitare l’assunzione di antibiotici per far fronte agli effetti.