Incidente nucleare in Russia: i feriti sono radioattivi, preoccupazione per i medici

I dottoti dell’Ospedale di Arkangelesk potrebbero essere stati contaminati dalle radiazioni.

Cresce il numero di vittime per l’incidente di Severodvinsk, in Siberia. L’esplosione che l’8 agosto ha interessato il poligono di Nyonoksa, oblast di Arkangelsk, nella Russia europea, ha provocato sette morti e quindici feriti, I feriti, trasportati d’urgenza al nosocomio, sono risultati contaminati dalle radiazioni; un particolare non espressamente indicato ai medici che li hanno visitati e curati. Le conseguenze potrebbero, dunque, coinvolgere anche l’equipe medica. Tutti i medici, intanto, sono stati trasportati all’Ospedale di Mosca, dove uno è risultato contaminato da cesio 137. L’isotopo radioattivo è stato individuato nei tessuti dei muscoli. Immediata la comunicazione ufficiale del ministero della Salute russo che, oltre ad ammettere il controllo per i 91 medici dell’ospedale clinico regionale di Arkangelsk, ha aggiunto come “in nessun caso è stato individuato un eccesso dei livelli accettabili di radioattività”. Un particolare che, però, non smentisce la contaminazione da cesio 137.

Incidente nucleare in Russia: i feriti sono radioattivi, preoccupazione per i medici

Nessun avviso è stato rilasciato ai sanitari che hanno visitato i feriti dell’esplosione, tre dei queli giunti all’Arkangelsk Regional Hospital completamente nudi e avvolti in teli di plastica. “I dottori che hanno operato sui pazienti – ha dichiarato una dottoressa al quotidiano locale Northern News – non sono mai stati informati sulla radioattività dei pazienti. Il personale medico è, ora, molto preoccupato”. Poco prima di Ferragosto un’analisi del centro di ricerca francese Criirad aveva individuato un picco di raggi gamma a Severodvinsk; un fenomeno che, a detta degli esperti, potrebbe nascondere una ben più alta contaminazione da plutonio 238, una sostanza con ridotte emissioni gamma ma elevate di alfa, oltre ad essere fortemente radiotossico se inalato. ”Le autorità – dichiarano gli studiosi francesi – banno il dovere di specificare il tipo di sorgente radioattiva utilizzata nel missile esploso”.