Coronavirus: come prevenire il contagio e cosa fare se si parte per la Cina

Attenzione ai primi sintomi del coronavirus 2019-n-Cov, bisogna intervenire subito per fermare l’infezione. Cosa fare se si parte per la Cina o si deve tornare in Italia

È sicuramente una delle principali domande in merito al coronavirus, l’infezione respiratoria che si sta diffondendo a macchia d’olio non solo in Cina ma in gran parte del mondo. Quali sono i primi sintomi e quando bisogna iniziare a preoccuparsi? Iniziamo col dire che il nome del ‘virus cinese’ è 2019-n-CoV e che è piuttosto simile a quello della Sars, la sindrome respiratoria acuta grave che provocò centinaia di vittime tra il 2002 e il 2003. Somiglianze sono state riscontrate anche con la Mers, la Sindrome respiratoria medio orientale che ha causato la morta di 858 persone tra il 2012 e il 2019. Il mondo oggi ha gli occhi puntati su Wuhan, la città dalla quale il virus sarebbe partito e preoccupa il fatto che, prima di interrompere gli spostamenti, almeno 5 milioni di persone potrebbero essersi spostate altrove e di queste non è dato sapere al momento chi fosse già stato contagiato.

cosa fare se si parte per Wuhan o si torna dalla cina

I sintomi del coronavirus, così chiamato per la forma a “corona”, sono febbre, mal di gola, tosse secca e crescenti difficoltà respiratorie. Ma se l’infezione peggiora può portare alla polmonite, all’insufficienza renale, alla sindrome respiratoria acuta grave, fino al decesso. Oltre 100 persone sono infatti morte a seguito del coronavirus (dati del 28 gennaio 2020) con oltre 4500 contagi non solo in Cina ma anche in Europa, Stati Uniti, Africa e Australia. Gli esperti hanno confermato infatti che il contagio da uomo a uomo è possibile.

Se si è in partenza per la Cina ed in particolare per Wuhan, è bene vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno quindici giorni prima dello spostamento. Il numero verde del ministero della Salute (1500) è stato nel frattempo potenziato: attivo 24 ore su 24, il numero fornire informazioni in tre lingue sul Coronavirus. Per chi si trovasse già in Cina è consigliabile evitare di visitare i mercati che vendono prodotti alimentari freschi di origine animale oppure animali vivi. Si consiglia inoltre di evitare i luoghi affollati, indossare sempre la mascherina e non stare vicini a persone che presentano sintomi respiratori. Se si è malati non bisogna mettersi in viaggio e occorre lavarsi spesso le mani. Gli italiani in Cina possono, per ogni informazione, contattare il consolato o l’ambasciata. Per chi torna in Italia dalla Cina è bene prestare massima attenzione ai sintomi. Se, sottolinea il ministero, “nelle due settimane successive al vostro ritorno si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale contattate il vostro medico di fiducia, riferendo del vostro recente viaggio”.