Spazio: svelato il mistero dell’erosione di Phobos, il satellite di Marte

La luna del pianeta rosso è oggetto di un continuo ”bombardamento” dallo spazio.

Uno dei misteri che circonda la piccola luna di Marte Phobos riguarda la forma del corpo celeste, prodotta da un lungo e veloce erosione del suolo. Ma cosa c’è all’origine di questo fenomeno? Ad indagare è un team di studiosi del Vienna University of Technology. Se il terreno dei pianeti e dei satelliti viene, di solito, alterato dal bombardamento delle particelle ad alta energia emesse dal Sole, la piccola luna di Marte viene bombardata anche dall’irradiazione delle particelle provenienti dal suolo marziano, a causa della vicinanza dei due oggetti. Il team di esperti ha misurato il fenomeno in laboratorio rivelando un mistero che circonda il piccolo satellite marziano da sempre.

Spazio: svelato il mistero dell’erosione di Phobos, il satellite di Marte

La prova definitiva giungerà, però, solo quando una missione spaziale giapponese rileverà dei campioni di suolo dalla sua superficie riportandoli sulla Terra. “Abbiamo diverse ipotesi su come Phobos potrebbe essersi formata”, dichiara Paul Szabo dell’Istituto di Fisica Applicata della TU Wien. “È probabile che il satellite marziano sia, in realtà, un asteroide catturato dal pianeta rosso o un frammento espulso in seguito ad una collisione tra Marte ed un altro oggetto spaziale”. Se la superficie del nostro pianeta rimane inalterata per la protezione dell’atmosfera, gli oggetti privi di atmosfera, come la Luna o Phobos, vengono modellati anche dall’alterazione spaziale, ovvero dalle particelle che giungono dal cosmo. Sulla base di queste informazioni, gli esperti hanno bombardato un minerale presente su Phobos con diverse particelle cariche. “Utilizzando una bilancia molto precisa – spiegano gli esperti – siamo stati in grado di misurare la quantità di materiale rimossa nel processo e quanto ogni particella influisca sulla superficie. A causa della distanza molto ridotta tra Marte e Phobos, quest’ultimo non riceve solo le particelle emesse dal Sole ma quella di Marte”.